Ambiente: recepimento direttive in materia di rifiuti-pile e accumulatori, discariche, rifiuti da imballaggio ("pacchetto economia circolare")

24/08/2020

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 7 agosto 2020 su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa ha approvato, in esame definitivo, nuovi decreti legislativi di prossima pubblicazione, inclusi nel cosiddetto “Pacchetto economia circolare”, di recepimento di direttive europee relative ad aspetti ambientali di cui anticipiamo i contenuti. In particolare tali decreti riguarderanno:
 
Attuazione degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2018/849, che modificano le direttive 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il decreto attua la nuova direttiva con cui si prevede la riduzione da tre a un anno della periodicità con cui i governi nazionali dovranno inviare alla Commissione europea la relazione contenente informazioni, con stime circonstanziate sulle quantità delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) raccolti separatamente ed esportati, nonché informazioni relative alla raccolta ed al riciclaggio dei rifiuti di pile e di accumulatori. I dati saranno elaborati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
 
Attuazione della direttiva (UE) 2018/850, che modifica la direttiva 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti.
Cambiano le modalità di conferimento di rifiuti in discarica.
Prevista la progressiva riduzione dei conferimenti in discarica, fino all’obiettivo del conferimento non superiore al 10% per i rifiuti urbani al 2035, con adozione di metodi di calcolo armonizzati per misurare il raggiungimento degli obiettivi, divieto di collocare in discarica rifiuti provenienti da raccolta differenziata e destinati al riciclaggio o alla preparazione per il riutilizzo, o (a partire dal 2030) idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo.
Il decreto legislativo intende:
  • riformare il sistema dei criteri di ammissibilità dei rifiuti nelle discariche;
  • adeguare al progresso tecnologico i criteri di realizzazione e di chiusura delle discariche;
  • definire modalità concordate con le regioni, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva in termini di percentuali massime di rifiuti urbani conferibili in discarica.
Attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. 
In attuazione della cosiddetta “direttiva rifiuti”, il decreto:
  • riforma il sistema di responsabilità estesa del produttore (EPR), con specifica individuazione delle sue responsabilità. Si semplificano le procedure per l’istituzione di nuovi sistemi di EPR e si apre alla concorrenza tra i diversi operatori. Si assoggetta al regime di responsabilità estesa del produttore qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti, adottando misure volte a incoraggiare la progettazione di prodotti volta a ridurre la produzione di rifiuti e l’impatto ambientale;
  • nel prevedere e disciplinare l’applicazione di requisiti minimi generali in materia di EPR, individua ruoli e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella filiera di produzione, a determinare gli obiettivi di gestione dei rifiuti, a garantire l’attuazione e il mantenimento di un sistema di comunicazione efficiente relativo ai prodotti immessi sul mercato e alle quantità di rifiuti raccolti e trattati, ad assicurare un trattamento equo ai produttori di prodotti relativamente alla loro quota di mercato, ad assicurare una corretta informazione ai detentori del rifiuto in merito alle misure di prevenzione, ai centri per il riutilizzo e per la preparazione al riutilizzo e ai sistemi di raccolta;
  • stabilisce che i produttori corrispondono un contributo finanziario che consenta di coprire i costi della raccolta differenziata;
  • istituisce un “Registro nazionale dei produttori” per consentire il controllo del rispetto degli obblighi in materia di responsabilità estesa del produttore;
  • promuove il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, che conterrà misure relative alla prevenzione della dispersione dei rifiuti in ambiente naturale e alla riduzione dello spreco alimentare;
  • prevede che il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e le Regioni siano tenuti ad incentivare il riciclaggio dei rifiuti organici.
Il testo, inoltre, introduce norme in materia di gestione dei rifiuti e degli imballaggi e di bonifica dei siti inquinati.
Sono inoltre definite sanzioni amministrative applicabili per il mancato rispetto delle norme introdotte, con particolare riferimento all’iscrizione al Registro nazionale dei produttori e alla mancata o incompleta trasmissione dei dati informativi.
 
Attuazione dell’articolo 1 della direttiva (UE) 2018/849, che modifica la direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso. 
La direttiva ha l’obiettivo di:
  • prevenire e ridurre la produzione di rifiuti da veicoli fuori uso;
  • garantire il reimpiego e il riciclaggio ed altre forme di recupero dei veicoli e dei veicoli fuori uso;
  • assicurare una più efficiente operatività, da un punto di vista ambientale, di tutti i soggetti economici coinvolti nel ciclo di utilizzo e di trattamento degli stessi veicoli.
Il decreto di recepimento coordina le disposizioni nazionali con quelle della direttiva, con particolare richiamo allo schema di responsabilità estesa del produttore, e individua forme di promozione e di semplificazione per il riutilizzo delle parti dei veicoli fuori uso utilizzabili come ricambi.
 

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