La legionella è un microrganismo ubiquitario ampiamente diffuso negli ambienti naturali dove l’acqua rappresenta il serbatoio principale.
È stata isolata in ambienti umidi in condizioni di ampi intervalli di pH (5.4-8.1) e temperatura (25-50°C).
Si segnala inoltre che è stata individuala la presenza di tale microrganismo in occasione di ristrutturazioni edilizie quali ad esempio scavi o demolizioni di bagni e comunque sempre in presenza di ambienti umidi.
Da serbatoio naturale può passare in ambiente artificiale in genere in concentrazioni molto bassa per poi moltiplicarsi e raggiungere concentrazioni anche molto elevate in presenza di condizioni che favoriscono lo sviluppo.
Ambienti artificiali:
- Sistemi di distribuzione idrica di diverse dimensioni quali ad esempio ospedali, strutture alberghiere, piscine, impianti sportivi, ma anche abitazioni;
- Impianti di condizionamento dell’aria;
- Fontane, fontanelle ornamentali, idromassaggi.
Condizioni che favoriscono lo sviluppo:
- Temperatura dell’acqua compresa tra 25 e 45°C;
- Presenza di sostanze biodegradabili che favoriscono la formazione del biofilm;
- Presenza di elementi in tracce (in particolare ferro);
- Presenza di alghe;
- Ristagni dell’acqua;
- Presenza di incrostazioni e depositi calcarei;
- Presenza si serbatoi di accumulo con scarso ricircolo.
Quadro normativo
Documenti del ministero della salute che forniscono agli operatori sanitari un insieme di informazioni aggiornate relative ai principali aspetti epidemiologici, diagnostici, clinici e preventivi della legionellosi:
- Linee guida per il la prevenzione e il controllo della legionellosi g.u. n.103 del 5/52000;
- Linee guida per la gestori di strutture recettive g.u. n.28 del 2/2/2005;
- Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi g.u. n. 103 del 5/5/2000 (conferenza permanente per i rapporti tra stato, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano).
Area Laboratori di analisi