Cos'è il rating di legalità e cosa comporta per le Organizzazioni?

16/10/2023

Il "Rating di legalità" è un sistema utilizzato per valutare il grado di conformità di un'azienda o di un ente alle norme giuridiche e alle regole etiche che regolano le sue attività. Questo tipo di rating è particolarmente importante in contesti aziendali e istituzionali, poiché può influire sulla reputazione dell'organizzazione e sulla sua capacità di ottenere contratti o finanziamenti.
 
Ecco alcuni elementi chiave relativi al "Rating di legalità":

Significato:

Il Rating di legalità è una valutazione che cerca di misurare il rispetto delle norme legali e delle regole etiche da parte di un'azienda o di un ente. Può essere utilizzato per valutare la conformità in vari settori, come l'ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro, la responsabilità sociale d'impresa, la concorrenza leale, la trasparenza finanziaria e altro ancora.

Norme giuridiche di riferimento:

Il Rating di legalità fa riferimento a un insieme di norme giuridiche specifiche che sono pertinenti per l'attività o l'ente che viene valutato. Queste norme possono variare notevolmente a seconda del settore e della giurisdizione. Ad esempio, in Italia, il "Rating di legalità" può riferirsi alla conformità alle leggi in materia di anticorruzione, antiriciclaggio, tutela dell'ambiente e sicurezza sul lavoro.

Norme tecniche di riferimento:

Oltre alle norme giuridiche, il Rating di legalità può fare riferimento a norme tecniche o standard specifici del settore. Ad esempio, un'azienda del settore alimentare potrebbe essere valutata in base alla conformità alle norme igieniche o alla qualità dei suoi prodotti.

Metodologia di valutazione:

La valutazione del Rating di legalità di solito si basa su una metodologia specifica che prende in considerazione vari indicatori o criteri di valutazione. Questi indicatori possono includere la presenza di sanzioni o multe, la qualità dei processi interni di conformità, la trasparenza nelle relazioni finanziarie, e altro ancora.

Scopo:

Il Rating di legalità può avere diversi scopi, tra cui la promozione della legalità e dell'etica nelle attività economiche, l'orientamento dei consumatori verso imprese che rispettano le norme, la valutazione da parte di investitori o finanziatori per valutare il rischio, e la selezione di fornitori da parte delle amministrazioni pubbliche.

Conseguenze:

Una buona valutazione nel Rating di legalità può portare a benefici come una maggiore fiducia da parte dei clienti, un accesso più agevole ai finanziamenti, l'ottenimento di contratti con le amministrazioni pubbliche e un miglior posizionamento sul mercato. D'altro canto, una valutazione negativa può comportare conseguenze negative per l'azienda o l'ente, come multe, sanzioni, perdita di reputazione e perdita di opportunità di business.
In generale, il Rating di legalità è uno strumento importante per promuovere la conformità legale e l'etica negli affari e nelle istituzioni, contribuendo così a una maggiore trasparenza e responsabilità nelle attività economiche. La specifica normativa e le metodologie di valutazione possono variare notevolmente a seconda del contesto geografico e del settore, quindi è importante consultare le fonti pertinenti per comprendere i dettagli specifici del Rating di legalità in una determinata area o industria.

Il Regolamento attuativo in materia di rating di legalità in Italia

Con Delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 28 luglio 2020, n. 28361, (GU 19 ottobre 2020, n. 259) in vigore dal 20 ottobre 2020, è stato approvato il Regolamento attuativo in materia di rating di legalità che sostituisce il precedente regolamento approvato con la Delib. Aut. Garante Conc. Merc. 15 maggio 2018, n. 27165.

Il Regolamento individua i requisiti per l'attribuzione del rating di legalità (art. 2) ed i criteri per la valutazione ed il possesso dei requisiti (artt.3, 4).
Disciplina il procedimento per l'attribuzione del rating di legalità (art.5) e definisce durata, modifica, rinnovo, annullamento, sospensione e revoca dello stesso (art.6).
 
La delibera è stata emessa in attuazione dell’art. 5-ter del D.L. 1/2012 (convertito in legge dalla L. 27/2012), il quale, al fine di promuovere l'introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali, prevede l’elaborazione e l'attribuzione, su istanza di parte, di un rating di legalità per le imprese operanti nel territorio nazionale che raggiungano un fatturato minimo di 2 milioni di euro, secondo i criteri e le modalità stabilite da un regolamento dell'AGCM e risultino iscritte da almeno due anni nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.).
 
Il punteggio conseguito in sede di rating richiesto all’Autorità Garante della Concorrenza, in caso di conformità a tutti i requisiti richiamati come obbligatori, può essere incrementato un plus al ricorrere di ciascuna delle seguenti condizioni:
 
  • adesione ai protocolli o alle intese di legalità finalizzati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata;
  • utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme di importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
  • adozione di una funzione o struttura organizzativa, anche in outsourcing, che espleti il controllo di conformità delle attività aziendali alle disposizioni normative applicabili all’impresa o di un modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231;
  • adozione di processi organizzativi volti a garantire forme di Corporate social responsibility, anche attraverso l’adesione a programmi promossi da organizzazioni nazionali o internazionali e l’acquisizione di indici di sostenibilità;
  • di essere iscritta in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa istituiti ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (white list );
  • di aver aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria o di aver previsto, nei contratti con i propri clienti, clausole di mediazione, quando non obbligatorie per legge, per la risoluzione di controversie o di aver adottato protocolli tra associazioni di consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle conciliazioni paritetiche;
  • di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione. 
Il possesso dei requisiti deve essere attestato dal Legale Rappresentante di impresa, verificato dall’Autorità Garante della Concorrenza e dall’ANAC per quanto di competenza.
 
Il procedimento di rating ha luogo entro 60gg dalla presentazione dell’istanza da parte dell’impresa interessata.
 
L’Autorità pubblica mantiene costantemente aggiornato in un’apposita sezione del proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato o annullato.
 
Il rating di legalità ha la durata di due anni dal rilascio e può essere rinnovato su richiesta.
 
Area Legale
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