Nell’ultima settimana si notano deboli segni di miglioramento, anche se le terapie intensive rimangono ancora sotto pressione.
Sul fronte dei vaccini si è da tempo messo in evidenza la loro scarsità, dovuta al mancato rispetto dei contratti da parte delle aziende produttrici; non è dato sapere quale tipo di contratti abbia stipulato la Comunità Europea, visto che sono stati secretati.
Sono emersi inoltre diversi problemi organizzativi nelle varie regioni. Non esiste per esempio, a differenza della Gran Bretagna, una piattaforma per la gestione delle prenotazioni unica per tutto il territorio nazionale; ogni regione va per conto suo. La Lombardia ha dovuto addirittura sostituire il precedente sistema di prenotazioni gestito da Aria S.p.a, costato 11,8 milioni di euro, con quello di Poste Italiane (gratuito).
Infine solo il 33% circa delle vaccinazioni è andato agli “over 80”, la categoria più a rischio; molto meno agli “over 70”. Come ben evidenziato dalla trasmissione “Piazza Pulita” del 1 aprile, visibile on-line, una buona parte delle dosi è servita per vaccinare categorie non a rischio. Questo spiega perché in Italia il numero dei decessi giornalieri è ancora elevato, mentre in Gran Bretagna, dove le vaccinazioni sono state fatte rigorosamente per fasce d’età, si è quasi azzerato.
L'analisi e il commento dei dati fanno riferimento al periodo
dal 29/03/2021 al 4/04/2021 e sono a cura di
Daniele Stefanini
lab.gedidigital.it” e “lab24.ilsole24ore.com”
Sistema prenotazioni Lombardia:
www.fanpage.it
Vaccinazioni “over 80”
www.la7.it