COVID 19: Circ. Min. Interno del 27 mag 2020-Indicazioni corretto utilizzo sistemi di condizionamento
29/05/2020
Con Circolare del Min. Interno del 27 mag 2020 Prot 850/AP1 -3868_ sono state fornite indicazioni integrative per l'utilizzo dei sistemi di raffrescamento/riscaldamento dell'aria nei luoghi di lavoro e in relazione alla periodicità di sanificazione dei sistemi di climatizzazione all'interno dei luoghi di lavoro.
In particolare viene fatto richiamo al nuovo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) COVID-19 n. 5/2020 in revisione 2, emesso il 25 maggio 2020, per la definizione dei parametri di qualità dell’aria indoor in considerazione al periodo di pandemia.
Dagli attuali studi i condizionatori e i climatizzatori in buono stato di manutenzione e dotati di filtri efficienti non sono stati individuati quali fonte di diffusione del contagio. Tuttavia il rapporto a cui la Circolare rimanda fornisce indicazioni aggiornate di corretto utilizzo, periodica manutenzione, ricambi naturali in ambienti lavorativi e domestici e si pone in continuità con Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive del 22 maggio e il Protocollo Governo-Parti Sociali 24 maggio 2020 per il controllo del contagio.
La qualità dell’aria indoor viene valutata in riferimento a diversi fattori quali:
- ricambio dell’aria (naturale, meccanico, centralizzato e non), rimodulando le frequenze e le modalità delle manutenzioni in funzione degli attuali rischi per la salute;
- parametri microclimatici strettamente connessi con la salute (con il cambiamento stagionale si va incontro ad alte temperature ed elevati valori di umidità relativa dell’aria);
- uso di prodotti e di attrezzature impiegate nell’attività di pulizia, sanificazione e disinfezione;
- adeguamento degli spazi e delle aree di lavoro prevedendo misure di distanziamento e di attenzione in particolare nei confronti di lavoratori con suscettibilità e disabilità diversificate, portatori di malattie respiratorie o alterazioni del sistema immunitario;
- carichi di lavoro, rideterminati con l’obiettivo di garantire e massimizzare in ogni condizione la protezione della salute dei cittadini, visitatori, clienti e lavoratori e assicurare la riduzione del rischio di trasmissione.
Tra le specifiche raccomandazioni:
- frequenti ricambi d’aria naturale più volte al giorno negli ambienti indoor;
- dove presenti impianti di ventilazione (Unità di Trattamento Aria-UTA, o Unità di Ventilazione Meccanica Controllata-VMC) correttamente progettati, che movimentano aria esterna outdoor attraverso motori/ventilatori e la distribuiscono attraverso condotti e griglie/diffusori posizionati a soffitto, su pareti o a pavimento e consentono il ricambio dell’aria di un edificio con l’esterno, richiesto il mantenimento di ingresso ed estrazione attivi h24 7 giorni su 7;
- eliminare per tali impianto e per quanto possibile la funzione di ricircolo per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni nell’aria (batteri, virus, ecc.) favorendo l’ingresso di aria primaria;
- evitare per quanto possibile ristagni di aria viziata, elevate concentrazioni di COV, di CO2, PM10, umidità relativa, ecc.
- sostituzione di pacchi filtranti con altri più efficienti (es. UNI EN ISO 16890:2017: F7-F9);
- se presenti fancoil/ventilconvettori consigliata la programmare della pulizia periodica ogni quattro settimane ad impianto fermo;
- evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti (es. COV) durante il funzionamento;
- pulizia delle prese e le griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e con i comuni saponi, oppure con soluzione di alcool etilico con percentuale minima del 70% v/v.
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