Decreto COT (carbonio organico totale)

Lo scorso 15 luglio 2016 è entrato in vigore il cosiddetto Decreto COT (carbonio organico totale), ovvero il DM 19 maggio n. 118 intitolato “Regolamento recante aggiornamento dei valori limite di emissione in atmosfera per le emissioni di carbonio organico totale degli impianti alimentati a biogas, ai sensi dell’articolo 281, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006”.

Negli impianti a biogas, per rispettare i valori limite del parametro COT, riferiti anche alla componente metanica, la normativa vigente stabiliva la necessità in molti casi dell’installazione di sistemi di abbattimento quali i post-combustori, a prescindere dalla potenza termica e dalla localizzazione dell’impianto, con conseguente impatto legato all’ulteriore processo di combustione rispetto a quello dell’impianto.
Considerato che il metano ha caratteristiche intrinseche meno impattanti rispetto a quelle dei composti organici che si possono originare dalla combustione, appurato, quindi, che la sistematica necessità di installare post-combustori non appare sempre giustificata alla luce del beneficio ambientale che ne può derivare, l’autorità ministeriale è intervenuta introducendo una modifica alla normativa.

Il sopra nominato decreto infatti, modifica il limite del COT per gli impianti di biogas (con potenza inferiore a 3MW) il quale passa da 150 mg/Nm3 a 100 mg/Nm3, includendo tuttavia la dicitura “escluso il metano”. Ciò significa che il limite viene abbassato, ma contemporaneamente viene eliminata la componente metanica. Nella pratica, questo si può tradurre in un notevole vantaggio da parte di chi effettua una corretta manutenzione agli impianti cercando di ottimizzarne il rendimento.

Per gli impianti installati prima dell’entrata in vigore del regolamento in oggetto, questi valori devono essere rispettati entro il 31 dicembre 2016.

Divisione Ambiente e Salute