Direttiva (UE) 2024/1785: Nuova Direttiva IED (Industrial Emission Directive)

02/09/2024

La Direttiva (UE) 2024/1785 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 24 aprile 2024, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 15 luglio 2024. Interviene a modifica della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento) e della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.

Ambito di applicazione della Direttiva

La Direttiva (UE) 2024/1785 disciplina le emissioni industriali e la gestione delle discariche di rifiuti. Essa mira a migliorare la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento integrando nuove tecniche e procedure per monitorare e gestire le emissioni derivanti da grandi installazioni industriali e attività agroindustriali. La direttiva estende l'applicazione anche agli allevamenti intensivi di suini e pollame.

Quali obiettivi si pone il provvedimento

La direttiva ha diversi obiettivi principali:
 
  • Ridurre le emissioni inquinanti nell'aria e nell'acqua per migliorare la qualità ambientale.
  • Supportare la transizione verso un'economia climaticamente neutra entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo.
  • Promuovere l'efficienza delle risorse e l'economia circolare.
  • Rafforzare la protezione della salute umana e dell'ambiente.
  • Migliorare la trasparenza e l'accesso del pubblico alle informazioni ambientali.

I soggetti tenuti agli obblighi

I principali soggetti tenuti agli obblighi della direttiva sono:
 
  • Gestori di grandi installazioni industriali, inclusi impianti chimici, siderurgici e centrali elettriche.
  • Aziende agricole con allevamenti intensivi di suini e pollame.
  • Gestori di discariche di rifiuti.
  • Autorità nazionali competenti per il rilascio delle autorizzazioni e il controllo della conformità.

Che cosa viene richiesto ai soggetti coinvolti

Ai soggetti coinvolti viene richiesto di:
 
  • Adottare e implementare le migliori tecniche disponibili (BAT) per minimizzare le emissioni inquinanti.
  • Istituire sistemi di gestione ambientale che includano la gestione dei rischi e l'uso sicuro delle sostanze pericolose.
  • Fornire informazioni trasparenti e accessibili al pubblico riguardo alle autorizzazioni e alle prestazioni ambientali.
  • Conformarsi ai nuovi limiti di emissione e alle procedure di monitoraggio più rigide.
  • Collaborare con le autorità competenti per garantire il rispetto delle normative ambientali.

Strategie, procedure, criteri previsti per il raggiungimento degli obiettivi

Per raggiungere gli obiettivi stabiliti, la direttiva prevede:
 
  • L'adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) da parte delle installazioni industriali.
  • L'introduzione di valori limite di emissione rigorosi e specifici per ogni settore.
  • La promozione della cooperazione transfrontaliera e dello scambio di informazioni tra Stati membri.
  • Il rafforzamento delle misure di controllo e ispezione per verificare la conformità alle disposizioni della direttiva.
  • L'istituzione di sistemi di gestione ambientale nelle installazioni soggette alla direttiva.

Quali i vantaggi e i benefici attesi

I principali vantaggi e benefici attesi dalla direttiva sono:
 
  • Miglioramento significativo della qualità dell'aria e dell'acqua.
  • Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici.
  • Protezione più efficace della salute umana e dell'ambiente.
  • Promozione della sostenibilità e dell'innovazione tecnologica nel settore industriale.
  • Aumento della trasparenza e della partecipazione pubblica nelle decisioni ambientali.

Strumenti di finanziamento, contributi, aiuti o agevolazioni autorizzative

La direttiva prevede l'accesso a diversi strumenti di finanziamento, tra cui:
 
  • Fondi europei destinati alla transizione energetica e alla sostenibilità ambientale.
  • Agevolazioni fiscali per l'adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT).
  • Contributi per progetti di ricerca e sviluppo in tecnologie ecocompatibili.
  • Finanziamenti per migliorare le infrastrutture di monitoraggio e controllo ambientale.

Timeline degli obblighi

La direttiva stabilisce una timeline precisa per gli obblighi:
 
  • Entro il 2025: Gli Stati membri devono recepire la direttiva nel diritto nazionale.
  • Entro il 2028: Le installazioni industriali devono implementare le migliori tecniche disponibili (BAT) aggiornate.
  • Entro il 2030: Le grandi installazioni industriali devono presentare e attuare piani di trasformazione ambientale.

Quali autorità effettuano controlli, valutazioni e rilasciano autorizzazioni

Le autorità nazionali competenti sono responsabili del rilascio delle autorizzazioni, dei controlli e delle valutazioni di conformità. Queste includono ministeri dell'ambiente, agenzie per la protezione ambientale e altre entità regolatorie specifiche per ciascun settore.

Quale apparato sanzionatorio previsto in caso di violazioni alle disposizioni

In caso di violazioni delle disposizioni della direttiva, sono previste diverse sanzioni:
 
  • Sanzioni pecuniarie proporzionate alla gravità dell'infrazione.
  • Sospensione delle attività delle installazioni non conformi fino al raggiungimento della conformità.
  • Obbligo di riparazione dei danni causati all'ambiente o alla salute pubblica.
  • Piani di azione correttiva imposti dalle autorità competenti.

Cosa si prevede per PMI e start up

Le piccole e medie imprese (PMI) e le start up possono beneficiare di misure di supporto specifiche, inclusi programmi di finanziamento dedicati e assistenza tecnica per conformarsi alle nuove disposizioni. La direttiva prevede anche agevolazioni per facilitare l'adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) da parte delle PMI.

Quali sono i tempi di entrata in vigore e di applicazione

La Direttiva (UE) 2024/1785 entra in vigore il 4 agosto 2024. Gli Stati membri devono recepire la direttiva nel diritto nazionale entro due anni dalla sua entrata in vigore, garantendo la piena applicazione delle sue disposizioni entro il 2026.
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