Documento tecnico INAIL per la Fase II

21/04/2020

L’INAIL ha predisposto un documento tecnico contenente elementi di valutazione per i decisori politici e per gli imprenditori per favorire misure graduali ed adeguate per un ritorno progressivo al lavoro, in presenza di indicatori epidemiologici compatibili.
 
Il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili:
  • Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.);
  • Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in postazioni di lavoro contigue) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità;
  • Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, alberghiero, istruzione, ecc.).
  • Tali profili di rischio possono assumere diversa entità e modularità in considerazione delle aree in cui operano gli insediamenti produttivi o di servizio, delle modalità di organizzazione del lavoro e delle specifiche misure preventive adottate.
La metodologia di valutazione integrata proposta da INAIL, è stata messa a punto a partire dal modello sviluppato sulla banca dati O’NET del Bureau of Labor of Statistics statunitense e interpolando i dati con quanto disponibile nei database INAIL ed ISTAT.
 
E’ stata quindi predisposta una tavola che riporta, accanto alla denominazione dei macro settori produttivi, una classe di rischio orientativa (che può essere mitigata dai datori di lavoro che adottino adeguate strategie di prevenzione nello specifico contesto in cui operano) e una classe di aggregazione sociale.
 
Il documento contiene numerose indicazioni operative per l’attivazione della Fase II tra cui:
 
  • graduale allentamento delle misure contenitive a partire dalle attività produttive a rischio basso o medio basso;
  • adeguata e partecipata strategia di prevenzione anche mirata al contenimento de rischio di aggregazione;
  • attenzione alla mobilità dei lavoratori e specifici interventi nel settore trasporti pubblici;
  • piani di sorveglianza sanitaria aziendale con il supporto del medico competente;
  • incentivazione del lavoro a distanza potenziando le forme di supporto organizzativo anche con strumenti di coaching e di formazione;
  • adeguati strumenti di informazione e formazione basati su evidenze scientifiche;
  • comunicazione adeguata anche in relazione alla percezione del rischio e azioni per contrastare lo stigma sociale;
  • tutela dei lavoratori “fragili”;
  • politiche di contrasto all’epidemia con strumenti di “contact-tracing”.
 

Area Legale

Documento-Tecnico-Inail_ripresa Fase II
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