Economia circolare

Cos’è l’economia circolare:
è un modello di produzione e consumo che si basa sul riutilizzo e il riciclo dei materiali, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale. Si contrappone all’economia lineare, basata sullo schema estrarre-produrre-usare-gettare.

I vantaggi per ambiente, consumatori e aziende:
l’economia circolare permette di preservare le risorse naturali, ridurre le emissioni di gas serra, creare nuove opportunità di lavoro e innovazione, aumentare la competitività e il risparmio, migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi.

Le sfide e le opportunità per l’Italia:
l’Italia è tra i paesi leader nell’economia circolare, grazie alla sua capacità di riciclare e valorizzare i rifiuti, soprattutto quelli organici. Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento, come la prevenzione degli sprechi, la progettazione ecocompatibile, la promozione della condivisione e del riuso, la sensibilizzazione dei cittadini e delle imprese.

Le iniziative e le normative a livello europeo e nazionale:
l’Unione Europea ha adottato il Pacchetto Economia Circolare, un insieme di misure legislative e finanziarie per favorire la transizione verso un modello più sostenibile. In Italia, il Piano d’azione nazionale per l’economia circolare ha individuato sei aree strategiche di intervento: produzione, consumo, gestione dei rifiuti, materie prime secondarie, acqua e sensibilizzazione.

L’economia circolare è una priorità nell’Unione Europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Questo obiettivo implica la riduzione dell’uso delle risorse e la transizione verso sistemi di produzione e consumo circolari.

Ecco alcune strategie e direttive chiave.

Piano d’azione per l’economia circolare

Nel marzo 2020, la Commissione Europea ha presentato un piano d’azione che comprende oltre 30 punti d’azione.
Questi punti mirano a:
 
  • sviluppare prodotti sostenibili e promuovere la circolarità nei processi produttivi;
  • responsabilizzare i consumatori affinché facciano scelte più sostenibili;
  • adottare politiche mirate per settori chiave;
  • ridurre i rifiuti.

Le strategie correlate

  • progettazione di prodotti sostenibili: misure per garantire la durabilità e riparabilità dei prodotti e responsabilizzare i consumatori;
  • progettazione ecocompatibile: nuove specifiche per prodotti sostenibili, compresi requisiti di sostenibilità ambientale e un passaporto digitale dei prodotti;
  • vietare la distruzione di prodotti invenduti (come tessili e calzature).
  • diritto alla riparazione: l’accordo provvisorio sulla direttiva sul diritto alla riparazione prevede il diritto dei consumatori di richiedere la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio, elettrodomestici, PC, cellulari ecc.);
  • qualificazione finanziata di tecnici competenti alla riparazione e ricondizionamento;
  • identificazione di centri qualificati per recupero e ricondizionamento di prodotti;
  • modulo europeo gratuito di informazioni sulla riparazione;
  • piattaforma online per mettere in contatto consumatori e riparatori;
  • estensione del periodo di responsabilità del venditore dopo la riparazione di un prodotto.
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