Uno studio diffuso dall’ Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza Sanitaria, dell’Alimentazione e del Lavoro (Anses), ritiene che l’uso dell’illuminazione a LED (fonti d’illuminazione a diodi ad emissione luminosa) sui luoghi di lavoro, crei potenziali rischi alla vista dei lavoratori.
I LED in commercio, caratterizzati da una forte componente di luce blu unita ad una coppia di LED a fosforo giallo per ottenere la luce bianca, seppur a basso consumo, possono provocare un danno visivo alle cellule della retina, sottoponendola ad un forte stress ossidativo a seguito della progressiva esposizione alla luce.
I rischi aumentano in base al tempo di esposizione e non esisterebbe una soglia minima di tollerabilità. Secondo l’Anses il rischio abbagliamento, è superiore rispetto a quello determinato da una luce comune, in quanto la luminanza di un LED può superare di mille volte quella di un illuminazione normale. L’Anses raccomanda quindi di escludere l’adozione di illuminazione a LED per l’illuminazione pubblica e di limitarne l’uso in ambienti di lavoro, soprattutto per gli installatori di impianti di illuminazione, particolarmente esposti a questo rischio.