Fumata nera per i nuovi Accordi Stato-Regioni in materia di formazione per la sicurezza
29/06/2022
Ormai è certo che il processo di revisione degli Accordi Stato Regioni non si concluderà entro il termine del 30 giugno 2022, come inizialmente indicato dalla legge di conversione del DL 146/2021. Sei mesi non sono bastati alla Commissione per varare un documento con contenuti aggiornati. Continueranno pertanto ad applicarsi i contenuti dei previgenti accordi nel rispetto delle tempistiche per l’attivazione dei corsi base per le diverse figure aziendali e secondo le cadenze di aggiornamento ivi previste.
Nell’attesa del testo promesso presso l’UNI il 18 maggio 2022 è stato sottoscritto un accordo UNI-INAIL per l’elaborazione una prassi operativa per lo svolgimento di attività formative sui temi della sicurezza sul lavoro con modalità videoconferenza sincrona, da realizzarsi attraverso piattaforma FAD. Non si tratta di una norma tecnica ma costituirà un riferimento di carattere volontario utile, a detta degli esperti promotori, per soggetti formatori abilitati che andrà a definire requisiti di carattere organizzativo, gestionale e tecnologico delle piattaforme.
Nel frattempo in questi due anni di applicazione forzata e diffusa tali strumenti hanno ormai raggiunto per il mondo professionale livelli di maturità tecnologica consolidati e funzionalità universalmente riconosciute come efficaci.
In UNI, al tavolo tecnico dove siedono esperti rappresentativi del mercato individuati dall’organizzazione proponente (l’INAIL), serviranno 9 mesi per la scrittura, la pubblica consultazione e la pubblicazione della prassi (attesa quindi per febbraio/marzo 2023) e ulteriori 5 anni per l’eventuale trasformazione della prassi in norma tecnica. Nel frattempo il mercato corre secondo logiche molto diverse.
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