I cosmetici e la loro complessità
12/07/2019
I cosmetici rappresentano una categoria di prodotti di uso comune e di largo consumo. La loro produzione e commercializzazione è vigilata da regole specifiche.
Un «prodotto cosmetico» è una sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (pelle, barba e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivo prevalentemente di pulizia, profumazione, modifica dell’aspetto, protezione, per mantenere in buono stato o correggere gli odori corporei.
I prodotti cosmetici sono disciplinati dal Regolamento (CE) n. 1223/2009 il quale definisce le buone pratiche di fabbricazione, la composizione dei prodotti cosmetici, la presentazione (etichettatura e confezionamento), la sicurezza, la sperimentazione animale, la commercializzazione e informazioni sugli effetti indesiderabili gravi.
La composizione dei cosmetici è un aspetto di estrema rilevanza ed è in continua evoluzione. Inoltre, il Regolamento CE 1223/2009 presenta un elenco di sostanze non ammesse o ammesse aggiornate di continuo per escludere la loro cancerogenicità, mutagenicità e tossicità.
MA QUALI SONO GLI INGREDIENTI CHE COMPONGONO I COSMETICI?
LIPIDI O GRASSI.
Sostanze organiche insolubili in acqua, di origine petrolchimica, vegetale come burro o olio, animale ( es. c’era d’api) o sintetica (prevalentemente esteri), utilizzati perché poco costosi e stabili.
TENSIOATTIVI.
Sostanze utilizzate per il loro spiccato potere bagnante, detergente e battericida.
Si dividono in:
- Tensioattivi anionici: con alta capacità bagnante ed emulsionante. Schiumogeni.
- Tensioattivi cationici: con alta capacità bagnante, battericida e detergente.
- Tensioattivi non ionici: poco schiumogeni, ottimi detergenti ed emulsionanti.
E’ bene sapere che più schiuma produce un tensiattivo, più aggressivo sarà per la nostra pelle e inquinante per l’ambiente.
SOLUBILIZZANTI.
Servono a solubilizzare in prodotti acquosi le sostanze liposolubili come profumi, oli essenziali e alcune vitamine idrofobe.
ANTIOSSIDANTI.
Sostanze che preservano il prodotto dall’ ossidazione e irrancidimento del prodotto Tra i naturali ricordiamo le vitamine E e C.
UMETTANTI.
Sostanze che limitano l’evaporazione e quindi l’essiccamento della superficie del prodotto, come la glicerina di larghissimo uso.
CONSERVANTI.
Sostanze con potere battericida e fungicida o in generale inibenti la crescita batterica al fine di garantire la conservazione per lunghi periodi. Prevalentemente di origine naturale.
COLORANTI.
I coloranti vengono denominati secondo la nomenclatura universale Colour Index, che comprende tutte le sostanze coloranti ammesse, di natura sintetica e naturale.
SILICONI.
Sostanze non irritanti, non sensibilizzanti, non comedogeniche e non occlusive perciò di largo impiego. Sono tutti i derivati organici del silicio, molecole che contengono silicio, carbonio e ossigeno; stabili alla luce e al calore e di solito incolori e inodori.
EMULSIONANTI.
Sostanze che permettono a due liquidi immiscibili (come l’acqua e l’olio) di potersi mescolare in modo stabile ( a questa categoria appartengono anche i tensioattivi)
SEQUESTRANTI.
Sostanze che servono a catturare gli ioni metallici presenti nel prodotto cosmetico, Gli ioni metallici infatti possono dare origine alla formazione di complessi colorati, far precipitare sostanze o inattivare altre sostanze. Tra i più comuni l’EDTA (acido etilendiamminotetracetico) e i suoi Sali.
MODIFICATORI REOLOGICI.
Sostanze in grado di cambiare la consistenza finale del prodotto come i viscosizzanti e gli addensanti tra cui le gomme e gli estratti di alghe.
Alla luce del larghissimo uso e della loro complessità, i cosmetici vengono considerati degli inquinanti emergenti. Oggi sono in corso studi sulla loro sostenibilità ambientale ed in particolare sono oggetto di studio per ridurne l’impatto su aria, acqua e suolo.
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