I Pfas sono sostanze poli e perfluorurate balzate agli onori della cronaca a causa dell’inquinamento diffuso e recentemente registrato in alcune zone del veneto.
A partire dagli anni cinquanta, grazie alle loro caratteristiche chimico fisiche i Pfas furono ampiamente utilizzati nell’industria oltre che per rendere impermeabili ad acqua e grassi, tessuti e carta, anche per la produzione di rivestimenti di contenitori per alimenti, schiume antincendio e prodotti di pulizia.
Le ottime qualità tensioattive di questi prodotti, che quindi hanno contribuito alla loro vasta diffusione, li rendono però anche inquinanti persistenti che oggi ritroviamo nelle zone dove le industrie li utilizzavano.
In passato non sono mai stati fissati limiti per queste sostanze nelle acque.
Le indicazioni al momento disponibili sono quelle inviate in una nota del ISS alla regione veneto riportate dalla regione stessa nel DECRETO DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE TUTELA AMBIENTE n. 37 del 29 giugno 2016.
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