Con la Circolare n. 1 IN/2010, Il Dipartimento Certificazione e Conformità Dei Prodotti e Impianti dell'INAIL (ovvero l'ex ISPESL), comunica che a far data dal 1° Marzo 2011, entra in vigore la nuova norma che regolamenta gli impianti di riscaldamento ad acqua calda, denominata "Raccolta R 2009".
La “Raccolta R” si applica agli impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110 °C e potenza nominale massima complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari) superiore a 35 kW, alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso, ovvero da qualsiasi altra fonte soggetta a surriscaldamento. Sono soggetti alla denuncia gli impianti di riscaldamento di luoghi sia civili che industriali, serre agricole, nonché gli impianti destinati alla produzione di acqua calda per applicazioni industriali.
La Raccolta R non si applica ai generatori di calore facenti parte di insiemi certificati CE/PED e ai generatori di calore alimentati a gas, qualora rientranti nella direttiva 2009/142/CE. La Raccolta R 2009, rinnova l'edizione del 1982, applicativa del DM 1.12.75, e si è resa necessaria per adeguare la regolamentazione degli impianti centralizzati di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione a seguito dell’evoluzione normativa (Direttiva 97/23/CE - PED) e del progresso tecnologico in materia, oltre che al fine di poter dare corso alla procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche ai sensi della direttiva 98/34/CE.
Tra le specifiche tecniche introdotte, si notano: obbligo del tubo di carico distinto e distante dal tubo di sicurezza (preferibilmente il primo sulla parte più alta del generatore, il secondo sulla tubazione di ritorno o comunque sulla parte più bassa), obbligo o della valvola di intercettazione del combustibile o della valvola di scarico termico, obbligo del dispositivo di protezione pressione minima per gli impianti a vaso chiuso, introduzione di un nuovo calcolo analitico per il dimensionamento del tubo di sicurezza, introduzione del dispositivo di protezione livello minimo per gli impianti con vaso di espansione aperto, eliminazione del limite sulla massima capacità del vaso di espansione chiuso, obbligo negli impianti di riscaldamento con vaso di espansione chiuso, in cui la circolazione è assicurata mediante elettropompa, di interrompere l’apporto di calore automaticamente nel caso di arresto delle pompe di circolazione.