La gestione della sicurezza nelle attività portuali è argomento difficile e molto articolato a causa soprattutto della grande varietà di lavorazioni possibili e di figure coinvolte nello svolgimento delle stesse: una corretta analisi e redazione del Documento di Sicurezza è importante per affrontare tale complessità.
Il riferimento normativo principale a cui è necessario rivolgersi per tematiche relative alla sicurezza sul lavoro in Italia è il Testo Unico, D.Lgs 81/2008; data però la specificità delle attività portuali, è necessario prendere in considerazione anche un altro decreto, che dettaglia ulteriormente i riferimenti principali in materia di sicurezza nell’ambito portuale: si tratta del D. lgs 272/99 “Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell'espletamento di operazioni e servizi portuali, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale”.
Quest’ultimo, all’articolo 4, descrive le caratteristiche specifiche che deve avere un Documento di Sicurezza: di seguito si riporta il riferimento normativo, commentato in ciascun punto con le indicazioni per una corretta redazione.
“Il datore di lavoro elabora il documento di cui articolo 4 del decreto legislativo n. 626 del 1994 [ndr: è evidente che tale rinvio è ora da intendersi correttamente operato alla valutazione dei rischi di cui all’art. 28 del D.lgs. n. 81/2008] e successive modifiche, di seguito denominato documento di sicurezza, contenente anche:
a) la descrizione delle operazioni e dei servizi portuali oggetto dell'attività dell'impresa portuale;
La descrizione delle operazioni e dei servizi portuali deve essere completa con tutte le informazioni necessarie, preferendo una forma schematica e compilativa.
Esempio:
OPERAZIONE/I SPECIFICA: |
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TIPOLOGIA SERVIZI PORTUALI: |
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PERIODO DI SVOLGIMENTO PRESUNTO: |
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b) l'individuazione di ogni fase o ciclo di lavoro, in relazione alla tipologia della nave, della merce e dei materiali movimentati e dell'attrezzatura portuale utilizzata;
In riferimento a questo punto, è importante che il Documento di Sicurezza sia corredato da un piano di scarico completo di ogni fase lavorativa ed una distinta merce che identifichi correttamente tutto il materiale movimentato. Si consiglia inoltre di integrare il Documento con una planimetria che possa identificare le zone operative degli addetti a terra (area di sicurezza operatori, area di lavoro, aree di stoccaggio, vie di transito, zona di virata braccio gru, …) in riferimento alle fasi/ciclo di lavoro, al fine di rendere più semplice la individuazione/comprensione delle stesse.
c) il numero medio dei lavoratori ed il loro impiego per ogni ciclo ed ambiente di lavoro;
E’ consigliabile riportare nel documento i possibili impieghi nello svolgimento delle attività e per ciascuno riportare il numero medio degli operatori impiegati, così da rendere più semplice la compilazione per gli addetti ai lavori e di univoca comprensione.
Esempio:
CAPO NAVE: |
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GRUISTI: |
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OPERATORE IN STIVA: |
di cui |
...................... |
SEGNALATORI |
OPERATORE IN BANCHINA: |
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d) la descrizione dei mezzi ed attrezzature utilizzati dall'impresa per le operazioni e dai servizi portuali;
E’ consigliabile riportare nel documento un elenco di possibili mezzi utilizzabili, indicando i più frequenti, così da rendere immediata la compilazione da parte degli utilizzatori.
Esempio:
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GRU DI BORDO |
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GRU DI TERRA |
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ALTRI MEZZI DI SOLLEVAMENTO |
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MEZZI DI TRASPORTO ORIZZONTALE |
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e) l'individuazione delle misure di prevenzione e protezione e dei dispositivi di protezione individuale da adottare in relazione ai rischi derivanti dalle operazioni;
Si riporta di seguito una possibile tabella al fine di poter elencare in modo chiaro, comprensibile e schematico le misure di prevenzione, protezione ed i DPI in relazione a tutti i rischi derivanti dalle operazioni portuali. Si ricorda inoltre, che per una corretta e completa identificazione dei rischi, può essere di riferimento il CAPO II del D. lgs 272/99, nel quale sono identificate (dall’art. 8 al 37) le disposizioni inerenti le operazioni ed i servizi portuali, suddivise per tematica.
Esempio:
RISCHIO POTENZIALE:
Illuminazione dei luoghi di transito e di lavoro |
DESCRIZIONE DEL RISCHIO
Scarsa visibilità |
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE
1.1) In tutte le aree ove si svolgono le attività è garantita un’idonea illuminazione mediante
impianti illuminanti, le sorgenti poste sulle gru e quelle installate a bordo nave.
1.2) Si utilizzano corpi illuminanti portatili aggiuntivi.
1.3) …………………………………………………
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f) le misure da mettere in atto per la prevenzione e la lotta contro l'incendio, per la gestione dell'emergenza e per il pronto soccorso;
In riferimento a tale punto, è importante tenere in considerazione anche l’art.5 al CAPO I del D. lgs 272/99, ove sono definiti gli obblighi del datore di lavoro in ordine alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e del pronto soccorso.
Esempio:
RISCHIO POTENZIALE:
Gestione delle emergenze |
DESCRIZIONE DEL RISCHIO
Incendio ed operazioni di soccorso |
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE
2.1) Sono previsti idonei apprestamenti antincendio.
2.2) Sono previsti idonei apprestamenti di emergenza, così come stabilito da Piano Generale di
Emergenza.
2.3) Sono garantiti idonei mezzi di comunicazione tra tutti gli addetti operanti nelle attività
lavorative, così da poter tempestivamente allertare gli organi di soccorso.
2.4) …………………………………………………
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g) per il titolare dell'impresa concessionaria dei terminal di cui all'articolo 18, della legge n. 84 del 1994, le misure adottate per la circolazione all'interno dell'arca.”
Esempio:
RISCHIO POTENZIALE:
Circolazione all’interno dell’arca |
DESCRIZIONE DEL RISCHIO
Urti, collisioni, impatti, schiacciamento |
MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE
3.2) Il segnalatore ed i lavoratori presenti nelle aree operative, indossano indumenti ad alta
visibilità con bande o bretelle rifrangenti.
3.3) …………………………………………………
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In questo senso, quindi, i requisiti generali che devono avere i documenti di sicurezza redatti dai datori di lavoro portuali sono, oltre quelli descritti dall’art. 28 del d.lgs. n. 81/2008, per la particolarità del lavoro accennata, anche quelli specifici di cui all’art. 4 del d.lgs. n. 272/1999, qui riportati e commentati.
Area Sicurezza impianti e processi produttivi