La Sentenza n. 14507 del 1 luglio 2011 della Corte di Cassazione (Civile, Sez. Lav.) stabilisce che non può essere esclusa la responsabilità del datore di lavoro anche se l’infortunio sia conseguenza di una condotta imprudente del dipendente "se tale condotta è stata determinata, o quanto meno agevolata, da un assetto organizzativo del lavoro non rispettoso delle norme antinfortunistiche, assetto conosciuto o colpevolmente ignorato dal datore di lavoro, che nulla abbia fatto per modificarlo al fine di eliminare ogni fonte di possibile pericolo.".
Inoltre, la sentenza n. 14997 del 7 luglio 2011 della Corte di Cassazione, stabilisce che: "Le norme dettate in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza e imprudenza dello stesso, con la conseguenza che il datore di lavoro è sempre responsabile ex art. 2087 c.c. dell'infortunio occorso al lavoratore......."". La Cassazione precisa che la condotta del lavoratore "può comportare l'esonero totale dell'imprenditore da ogni responsabilità solo quando presenti i caratteri di abnormità, inopinabilità ed esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo ed alle direttive ricevute, così da porsi come causa esclusiva dell'evento, essendo necessaria a tal fine una rigorosa dimostrazione .....".
Queste sentenze dimostrano l'importanza fondamentale per il datore di lavoro, di fornire ai propri lavoratori adeguate ed esaurienti istruzioni sulle corrette modalità di lavoro. L'approccio effettuato attraverso lo strumento delle videoprocedure di formazione alla sicurezza, rappresenta a nostro avviso lo strumento di massima efficacia, permettendo di evidenziare chiaramente eventuali deviazioni nei corretti comportamenti di lavoratori e preposti.