I recenti fatti di cronaca che hanno colpito la provincia di Brescia ed in particolare i comuni della bassa bresciana con oltre 600 casi di Polmonite accertata, tra la fine di agosto ed i primi di settembre, sono stati definiti dai molti medici bresciani un’”epidemia” senza precedenti per intensità e gravità”.
Oltre ai comuni bresciani sono stati interessati anche alcuni comuni delle province limitrofe di Mantova e Cremona.
Ma cos’è un epidemia?
L’epidemia è il diffondersi di una malattia, in genere una malattia infettiva, che colpisce quasi simultaneamente una collettività di individui, ovvero una data popolazione umana, con una ben delimitata diffusione nello spazio e nel tempo, avente la stessa origine.
Da quanto emerso dalle indagini effettuate dall’ATS di Brescia e dal Ministero della salute, sembra orami accertato che, in alcuni casi, la causa principale dell’epidemia”, sia stato il batterio Legionella pneumophila.
Ma come è stato possibile?
Come ha potuto diffondersi in così breve tempo, su un territorio così vasto?
Innanzitutto va detto che il Batterio della Legionella, essendo ubiquitario, si trova negli ambienti acquatici, nelle acque sorgive, comprese quelle termali, nei fiumi, nei laghi, nei fanghi, potendosi diffondere facilmente ovunque nel territorio, raggiungendo le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana .
In virtù di questa sua caratteristica il contagio da legionella può manifestarsi con epidemie dovute ad un’unica fonte con limitata esposizione nel tempo e nello spazio all’agente eziologico, oppure con una serie di casi indipendenti in un’area ad alta endemia o con casi sporadici senza un evidente raggruppamento temporale o geografico .
Tuttavia si deve sempre tenere presente che la Legionella, come tutti i microrganismi e come tutti gli esseri viventi ha bisogno di determinate condizioni (temperatura, pH, nutrimento, ecc.) per poter crescere, svilupparsi e quindi diffondersi nell’ambiente.
Tra i principali ambienti/impianti che favoriscono lo sviluppo e proliferazione di Legionella ci sono le Torri di raffreddamento industriali, le unità di trattamento dell’aria (UTA), gli impianti di condizionamento, gli impianti termali e le strutture turistico-ricettive. In particolare le torri di raffreddamento, sono da considerarsi ad alto rischio, poiché la presenza di biofilm in superficie e la favorevole temperatura dell’acqua al loro interno, possono favorire lo sviluppo di importanti concentrazioni di Legionella pneumophila, con diffusione del microrganismo attraverso l’aerosol, per effetto dello stesso meccanismo di funzionamento del sistema.
Non sono da escludere, poi, le abitazioni civili in cui il batterio può annidarsi nelle utenze domestiche, in particolare nei terminali di uscita dell’acqua, quali diffusori delle docce e rompi getto dei rubinetti, a causa delle incrostazioni degli stessi.
Tornando al caso specifico del “contagio” in provincia di Brescia, è stato accertato che la causa della diffusione del batterio sono state proprio le torri di raffreddamento di alcune aziende della bassa bresciana, molto probabilmente per la mancata pulizia dell’impianto prima della rimessa in funzione dopo il fermo estivo, complici anche le condizioni climatiche del periodo.
Va precisato, però, che il contagio da Legionella è possibile solamente “mediante inalazione, e/o aspirazione di aerosol contenente Legionella.”, e non è possibile la trasmissione da uomo a uomo oppure bevendo acqua contaminata.
Pertanto, ne deriva che, il principale vettore di diffusione è l’aria che può veicolare il batterio anche a parecchi chilometri di distanza.
I soggetti più a rischio sono persone affette da, immunodeficienze del sistema immunitario, diabete, malattie polmonari, cardiopatie, tumori e i fumatori.
In questo contesto diventa fondamentale l’informazione a tutti i livelli e l’attuazione di efficaci sistemi di prevenzione per il controllo e la diffusione della Legionella.
Il più efficace sistema di prevenzione consiste nella pulizia e nella disinfezione periodica degli impianti e/o delle fonti ritenuti/e a rischio, unitamente ad un sistema di verifica consistente nel monitoraggio periodico delle matrici a rischio potenziale, ovvero l’acqua, l’aria e le superfici.
In ambito domestico possiamo adottare alcune misure precauizionali che ci possono aiutare a prevenire il rischio Legionella; in particolare:
- pulizia periodica dei punti di erogazione dell’acqua, quali rubinetti e soffioni delle docce utilizzando prodotti anticalcare con una frequenza tanto maggiore, quanto più è elevata la durezza dell’acqua che favorisce formazione di calcare e incrostazioni;
- far scorrere acqua calda e poi acqua fredda, dei rubinetti e delle docce prima di utilizzarle, allontanandosi dal punti di erogazione e aprendo le finestre, specialmente nel periodo estivo dopo lunghi periodi di assenza;
- evitare di lasciare esposte al sole le canne per l’irrigazione dei giardini.
In ambito aziendale/industriale, il D.lgs 81/08, Titolo X, art 271, impone al Datore di lavoro la Valutazione dell’esposizione ad agenti biologici, definendo agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni .
Tale valutazione deve :
- tenere conto di tutte le informazioni disponibili relative alle caratteristiche dell’agente biologico e delle modalità lavorative;
- applicare i principi di buona prassi microbiologica, ed adottare, in relazione ai rischi accertati, le misure protettive e preventive, adattandole alle particolarità delle situazioni lavorative;
- effettuare nuovamente la valutazione in occasione di modifiche dell’attività lavorativa significative ai fini della sicurezza e della salute sul lavoro e, in ogni caso, trascorsi tre anni dall’ultima valutazione effettuata.
In Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 7 maggio 2015, sono state approvate le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi’, pubblicate in G.U. del 5 maggio 2000; “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” che, oltre a fornire tutte le informazioni sul batterio Legionella, le fonti di infezione, la frequenza della malattia e la sintomatologia, forniscono anche tutte le indicazioni/istruzioni necessarie, all’attuazione efficace di un sistema di prevenzione, pulizia e disinfezione degli impianti, nonché sul monitoraggio/campionamento delle matrici a rischio.
MADE HSE, nell’ambito dei propri servizi, dispone di specifiche competenze e delle risorse necessarie per:
- l’esecuzione della Valutazione di esposizione ad agenti biologici nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita;
- la predisposizione di specifici piani per il monitoraggio degli agenti biologici;
- l’esecuzione di campionamenti e indagini microbiologiche sulle matrici ambientali;
- la predisposizione di specifici protocolli per la prevenzione ed il controllo della contaminazione da Legionella (secondo la norma UNI EN ISO 11731-2:2008).
Area Laboratori di analisi