L’importanza dell’acido cianurico nella disinfezione delle acque di piscina
28/02/2022
La disinfezione delle acque di piscina è un’operazione estremamente importante effettuata al fine di diminuire i livelli di microrganismi e agenti patogeni in essa contenuti.
Generalmente per l’elevata efficacia battericida si utilizza come disinfettante il cloro, che una volta aggiunto all’acqua darà origine all’acido ipocloroso.
Tuttavia, l’acido ipocloroso si scompone rapidamente a causa dei raggi ultravioletti del sole, vanificando la finalità per la quale si era impiegato inizialmente il cloro.
Ciò nonostante, la decomposizione dell’acido ipocloroso può essere mitigata grazie all’utilizzo dell’acido cianurico (o ISO cianurico), ovvero un acido debole avente bassa solubilità in acqua, che non solo funge da agente stabilizzatore e da filtro per la luce, ma permette anche di ridurre il consumo di cloro e di mantenere una duratura ed efficace attività di disinfezione nelle piscine.
I livelli ottimali di acido cianurico nelle acque, si attestano tra i 30 e i 60 ppm. Infatti, al di sotto dei 30 ppm l’acido ipocloroso scomparirà troppo rapidamente, senza svolgere correttamente l’azione battericida, mentre al di sopra dei 100-150 ppm l’acqua può diventare dannosa per la nostra salute.
A differenza di altri prodotti chimici che si potrebbero utilizzare, l’acido cianurico, reperibile sotto forma di pastiglie, permane imperturbabile nel corso del tempo, riducendo i costi e le spese di mantenimento delle piscine. Tuttavia, proprio perché non si degrada, nel caso in cui i livelli dovessero aumentare progressivamente, l’unica soluzione per riportarli ad un’accettabilità ottimale sarebbe quella di cambiare l’acqua e svuotare la piscina.
In conclusione, l’acido cianurico fa bene o fa male per l’acqua della piscina e per la nostra salute?
La risposta è chiara! In concentrazione adeguate è estremamente efficace e positivo, mentre in concentrazioni non controllate può diventare un veleno.
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