Liste di conformità INL

18/11/2024

L’articolo 1 del Decreto Legge 28 ottobre 2024, n. 160, che titola “Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, introduce una serie di misure mirate a contrastare il lavoro sommerso, con modifiche normative e nuovi strumenti di controllo e premialità per promuovere la regolarità contributiva. 
Tra queste disposizioni si fa richiamo alla cosiddetta “Lista di conformità INL”, strumento istituito per facilitare l'accesso a benefici specifici e ridurre l'incidenza di controlli ulteriori sui datori di lavoro che dimostrano regolarità e rispetto delle normative sul lavoro.
È gestita dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e fa parte delle recenti misure per il contrasto al lavoro sommerso.

Dettagli delle disposizioni principali richiamate all’art. 1

1. Modifiche istituzionali e competenze

  • Viene trasferita la competenza per determinate funzioni dall’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) all’INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), con modifiche ai riferimenti normativi esistenti, tra cui l'art. 6 del D.L. 24 giugno 2014 e l’art. 25-quater del D.L. 23 ottobre 2018.

2. Pubblicazione annuale dei criteri INAIL

  • L’INAIL pubblicherà ogni anno, nel proprio sito, un avviso che stabilisce i criteri per le imprese che vogliono presentare domanda di contributo, includendo parametri per l’iscrizione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. I criteri includeranno obblighi specifici per i beneficiari e previsioni di decadenza o revoca del contributo in caso di inadempienze.

3. Vigilanza e conformità

  • Viene introdotto un periodo di 12 mesi di “basso rischio di irregolarità” per i datori di lavoro iscritti nella Lista di conformità INL, esentando tali aziende da verifiche aggiuntive in determinate materie, eccetto quelle riguardanti la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. 
La disciplina dettagliata della Lista di conformità INL si fonda su una combinazione di disposizioni legislative recenti e regolamenti operativi emessi dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Le normative chiave e i regolamenti dell’INL comprendono:
  • Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148: questo decreto stabilisce i principi fondamentali per l'attività ispettiva, il sistema degli ammortizzatori sociali e introduce l'idea di accertamenti selettivi per le imprese considerate a basso rischio. Fornisce il contesto normativo in cui si inserisce la Lista di conformità.
  • Decreto Legge 28 ottobre 2024, n. 160 (Art. 1, comma 4): istituisce formalmente la Lista di conformità INL, chiarendo che l'iscrizione alla lista conferisce uno "status di basso rischio" per i datori di lavoro, riducendo la frequenza dei controlli per 12 mesi dopo l'inserimento in lista. Rende l'Ispettorato Nazionale del Lavoro il principale ente di gestione e sorveglianza.
  • Regolamenti dell'INL e Decreti attuativi del Ministro del Lavoro: il DL 160/2024 prevede che entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore vengano emanati decreti attuativi del Ministro del Lavoro, con il coinvolgimento dell'INL.
Tali decreti dovranno:
  • Stabilire i requisiti precisi per l'iscrizione nella lista
  • Definire le modalità di verifica e aggiornamento della conformità per il mantenimento dell'iscrizione
  • Specificare i settori prioritari in funzione dei rischi associati, indirizzando l'attività di vigilanza sulle imprese non conformi

4. Introduzione degli Indici di Affidabilità Contributiva (ISAC)

  • Dal 1° gennaio 2026, per specifiche categorie di contribuenti verranno adottati gli ISAC, volti a individuare e prevenire l’evasione contributiva. I settori a maggior rischio saranno individuati con un decreto del Ministro del Lavoro, e i primi ISAC saranno definiti entro il 31 dicembre 2025, includendo criteri di premialità per le aziende virtuose.

5. Accesso al Portale Nazionale del Sommerso

  • È prevista l’implementazione del Portale Nazionale del Sommerso per le pubbliche amministrazioni, con accesso controllato e riservato agli enti per le finalità di verifica delle attività proprie. Tale accesso sarà regolato da uno o più decreti del Ministro del Lavoro, che definiranno i dati condivisi e i soggetti abilitati.
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