Nonostante gli allarmi lanciati non solo da Confindustria, ma anche da Confartigianato e Confcommercio già da alcuni mesi, all'annunciato impegno del Governo ad intervenire sulla questione, non è poi seguito nessun provvedimento concreto e né nel Decreto Milleproroghe né in quello sugli incentivi è stata inserita la proroga chiesta dalle imprese.
Sembra che, però, ora, il Ministero dell'Ambiente abbia preso in considerazione le ragioni delle proteste delle associazioni di categoria e degli enti locali e stia concretamente valutando la possibilità di emanare un DPCM sostitutivo oppure un apposito decreto legge di proroga del "vecchio" MUD (ex DPCM 2002). Il tutto per mantenere in vita per l'ultima volta il MUD (anche) cartaceo e le modalità già consolidate dall'uso reiterato sette volte (anche l'anno scorso), fino alla piena operatività del nuovo sistema Sistri, intorno al quale, peraltro, sono ancora in corso incontri e discussioni.
Dal comunicato del 31 marzo pubblicato sul sito di Unioncamere sembra dunque di poter dedurre che verrà accolta la richiesta di una norma di proroga, avanzata da associazioni imprenditoriali e operatori, per consentire "anche per l'adempimento di quest'anno di utilizzare il modello dell'anno precedente".