La questione MUD ha ormai assunto caratteristiche grottesche, con l'ulteriore confusione venuta a crearsi per la non praticabilità della soluzione ipotizzata con il DPCM del 27 Aprile.
Il DPCM infatti, è stato pubblicato con due allegati mancanti e pertanto è necessaria una integrazione.
In ogni caso, emergono fondati dubbi di legittimità sullo stesso DPCM 27 aprile 2010, dato che in base alla legge n. 70/1994, che istitutiva il MUD e che consente sue successive modifiche, è previsto che “Qualora si renda necessario apportare, nell’anno successivo a quello di riferimento, modifiche ed integrazioni al modello unico di dichiarazione ambientale, le predette modifiche ed integrazioni sono [...] da pubblicare nella Gazzetta ufficiale entro la data del 1° marzo” (mentre invece il DPCM 27 aprile 2010, è stato pubblicato in GU il 28 aprile).
A questo punto si attende per oggi un D.L. urgente, con cui saranno spostati dal 30 aprile al 30 giugno i termini per la presentazione. Il provvedimento, prevede sanatorie per le dichiarazioni già presentate e disposizioni in materia di redistribuzione delle emissioni di C02 per i nuovi «entranti». Non è certo quale sarà il destino per le dichiarazioni che nel frattempo siano state già presentate col vecchio modello (pertanto in modo errato).