Nell’ultimo aggiornamento della norma di prodotto UNI EN 54-23 è riportato un approfondimento sulle caratteristiche tecniche delle segnalazioni ottiche a supporto delle sirene per gli impianti di allarme antincendio.
Lo scopo di una segnalazione visiva di allarme antincendio è quello facilitare la percezione di pericolo da parte degli occupanti presenti all’interno di un edificio e di ridurre in questo modo il tempo necessario per abbandonare lo stesso edificio.
Le segnalazioni visive, come prevede la norma UNI 9795, devono essere installate a supporto delle segnalazioni acustiche qualora:
- il livello di rumore sia superiore a 95 dB(A);
- gli occupanti utilizzino protezioni acustiche individuali o possiedano disabilità dell’udito;
- le persone utilizzino dispostivi quali audioguide (per esempio all’interno dei musei);
- le segnalazioni acustiche siano controindicate o non efficaci;
- il segnale acustico interessi solo un limitato numero di occupanti.
Un’installazione corretta sia delle sirene e sia delle segnalazioni visive, risulta di fondamentale importanza per permettere agli occupanti una chiara e tempestiva identificazione della situazione di pericolo e l’abbandono nel minor tempo possibile dell’edificio.
La UNI EN 54-23 a tal proposito, definisce tre tipologie di installazioni per le segnalazioni visive:
Apparecchi da installarsi a soffitto contraddistinti con la lettera C:
I dispositivi appartenenti alla categoria C sono caratterizzati da una zona di copertura cilindrica; la dimensione del cilindro varia a seconda dell’altezza di installazione (x) e dal diametro del volume da coprire (y); si riporta di seguito uno schema esemplificativo:
Apparecchi da installarsi sui tamponamenti laterali contraddistinti con la lettera W:
I dispositivi appartenenti alla categoria W sono caratterizzati da un volume di copertura a forma di parallelepipedo; la dimensione dello stesso varia a seconda dell’altezza di installazione (x) e della dimensioni di base (y-y); si riporta di seguito uno schema esemplificativo:
Installazione libera: apparecchi da installarsi liberamente contraddistinti con la dicitura: “open category”.
Questa categoria permette al progettista di specificare liberamente la forma del volume di copertura dell’edificio. Il montaggio del dispositivo è libero e può avvenire a parete, a soffitto o in un’altra posizione. Questo significa che non esistono restrizioni relativamente alla progettazione del volume di copertura.
Il progettista quindi, a seconda delle condizioni ambientali in cui si andrà ad installare l’impianto (caratteristiche geometriche dell’edificio, eventuale presenza di materiale a deposito, eventuali ingombri di linee produttive ecc.) dovrà valutare quale tipologia di segnalazione visiva risulta più idonea, in quanto solo una corretta installazione permette agli occupanti di individuare in caso di attivazione la segnalazione di pericolo.
Oltre alle tipologie di installazione, all’interno della EN 54-23 vengono definiti anche i seguenti aspetti tecnici:
- Attendibilità operazionale: aspetto che riguarda il grado di infiammabilità dei materiali, il grado di protezione e l’obbligo di utilizzo di componenti certificati a seconda della modalità di installazione;
- Prestazioni in condizioni di incendio: si deve garantire che l’impianto funzioni durante le situazioni di emergenza, installando ad esempio apposite batterie tampone le quali si dovranno attivare in caso di mancanza di energia elettrica;
- Resistenza dei componenti utilizzati: le segnalazioni visive che si andranno ad installare dovranno essere compatibili con l’ambiente in cui si troveranno ad operare; alcuni fattori da considerare, per la scelta delle stesse, sono ad esempio il grado di umidità, la possibile presenza di vapori acidi, eventuali vibrazione delle strutture su cui sono installate, ecc..
Le indicazioni riportate all’interno della UNI EN 54-23 “Dispositivi visuali di allarme incendio” si applicano ai nuovi impianti o agli impianti esistenti all’entrata in vigore della suddetta norma di prodotto, qualora abbiano subìto una “modifica sostanziale”.
Per “modifica sostanziale” si intende (D.M. 20.12.2012) “la trasformazione della tipologia dell’impianto originale o ampliamento della sua dimensione tipica oltre il 50 % dell’originale, ove non diversamente definito da specifica regolazione interna”.
Quindi, per gli impianti di allarme incendio una modifica sostanziale è rappresentata dall’incremento di più del 50% del numero dei punti di segnalazione manuale rispetto a quelli previsti nel vecchio progetto.
Progettare e realizzare gli impianti antincendio seguendo la norma UNI 9795 e le normative di prodotto contenute all’interno della stessa, quali la UNI EN 54-23, consente di creare un sistema che permette al personale presente in un edificio di individuare immediatamente una segnalazione di pericolo e di abbandonare nel minor tempo lo stesso edificio riducendo in questo modo l’esposizione ad una situazione potenzialmente pericolosa, aspetto molto importante soprattutto quando si opera all’interno di edifici complessi e con volumetrie molto elevate come possono essere i capannoni industriali, aeroporti o centri commerciali.
Area Sicurezza impianti e processi produttivi