Nuova ISO 14001:2015: cosa cambia?

29/03/2016

Nel mese di settembre 2015 l’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO) ha pubblicato la nuova norma ISO 14001:2015, con la quale si introducono alcune novità in merito all’approccio di implementazione di un sistema di gestione ambientale rispetto alla versione precedente della norma.
 
Le novità introdotte riguardano principalmente i concetti di seguito descritti:
 
Struttura della norma
La norma ISO 14001:2015 è stata redatta sulla base di una struttura comune a tutte le nuove norme ISO sui sistemi di gestione denominata struttura di alto livello (HLS), composta da 10 capitoli, con un identico testo principale, 21 termini comuni e definizioni di base.
 
Introduzione del concetto di contesto
Il contesto è inteso come l’ambiente in cui l’organizzazione cerca di conseguire i propri obiettivi. Per tale motivo l’organizzazione deve cercare di comprendere quali fattori interni ed esterni possono influenzare negativamente o positivamente la gestione delle prestazioni ambientali. L’organizzazione, quindi, deve definire quali tra i fattori ambientali, sociali, culturali, legali, economici e legati a condizioni interne all’organizzazione (competenze personali, processi, politiche aziendali) influenzano il contesto dal punto di vista ambientale e, sulla base di tale definizione, valutare i rischi e le opportunità sui quali impostare il sistema di gestione ambientale.
 
Leadership
Nella nuova ISO 14001:2015 si afferma il ruolo fondamentale dell’Alta Direzione, la quale viene coinvolta direttamente a sostenere le fasi gestionali sostanziali per il funzionamento del sistema di gestione ambientale.
Per tale motivo con l’introduzione della nuova norma ISO 14001:2015 scompare la figura del “Rappresentante" della Direzione. In particolare, il compito principale dell’Alta Direzione è quello di mantenere un impegno diretto al fine di assumersi la responsabilità dell'efficacia del sistema di gestione per l’ambiente e di promuovere l'utilizzo dell'approccio per processi e del pensiero basato sul rischio. 
 
Valutazione del rischio e delle opportunità
L'organizzazione deve individuare i rischi  e le opportunità che devono essere gestiti per ottenere i traguardi ambientali attesi, conseguendo il miglioramento continuo. La determinazione dei rischi è conseguenza dell'analisi del contesto (sulla base dei fattori interni/esterni individuati) e delle aspettative delle parti interessate. È necessario considerare questi fattori, i rischi e le opportunità nella valutazione della significatività dei propri aspetti ambientali, in modo da assicurare che il proprio sistema di gestione sia correttamente definito, attuato, mantenuto e migliorato continuamente. I rischi e le opportunità fanno parte dei criteri da considerare nella definizione degli obiettivi ambientali.
 
La prospettiva del ciclo di vita del processo/prodotto
L'organizzazione deve individuare e valutare gli aspetti ambientali dei propri prodotti/servizi considerando una "prospettiva di ciclo di vita", ovvero definendo i possibili impatti ambientali di prodotti e/o servizi a partire dalle fasi di  approvvigionamento delle materie prime, di progettazione, di produzione, trasporto e utilizzo fino allo smaltimento/recupero finale. Sulla base delle fasi del ciclo di vita controllabili, l’organizzazione deve individuare i requisiti prestazionali al fine di rispettare le politiche e gli obiettivi aziendali definiti per il rispetto dell’ambiente.
 

 

Area Ambiente
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