Piano Nazionale di Controllo dei Prodotti Chimici 2025
27/01/2025
Realizzatori e Finalità
Il Piano Nazionale di Controllo dei Prodotti Chimici 2025 è stato redatto dal Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Dipartimento Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria e altre istituzioni nazionali e regionali, come l'ARPA Marche. L’obiettivo principale del piano è garantire la conformità dei prodotti chimici alla normativa vigente, migliorare la sicurezza dei consumatori e la protezione dell’ambiente, e rafforzare i controlli sulle sostanze pericolose.Destinatari
Il piano si rivolge a:
- Autorità competenti, come USMAF-SASN (*) e dogane, per supportare il monitoraggio delle merci importate.
- Operatori economici, tra cui produttori, distributori, e importatori, per sensibilizzarli sulle norme relative ai prodotti chimici.
- Consumatori, indirettamente, attraverso un miglioramento della sicurezza dei prodotti disponibili sul mercato.
(*) L'acronimo USMAF-SASN si riferisce a:
USMAF: Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera. Questi uffici svolgono attività di vigilanza sanitaria alle frontiere, nei porti e negli aeroporti, garantendo il controllo della salute pubblica e la conformità delle merci importate alle normative sanitarie nazionali ed europee.
SASN: Servizi di Assistenza Sanitaria al Navigante. Si occupano di fornire assistenza sanitaria specifica al personale navigante e di collaborare con gli USMAF per attività di vigilanza e controllo.
Gli USMAF-SASN operano congiuntamente per garantire il controllo sanitario e il rispetto delle normative su merci, persone e mezzi in transito attraverso i confini nazionali, contribuendo anche all'attuazione del Regolamento REACH e di altre normative europee sulla sicurezza chimica.Novità rispetto al Piano 2024
Rispetto al piano precedente, il Piano 2025 introduce diverse innovazioni:
- Maggiore attenzione alle vendite online e ai prodotti contraffatti: Si amplia il focus, includendo prodotti contraffatti, oltre ai prodotti importati e venduti online.
- Nuovo progetto pilota ECHA: Nel 2025 il progetto pilota si concentra sulle notifiche ai centri antiveleni (articolo 45 del CLP), mentre nel 2024 era focalizzato sui cosmetici.
- Integrazione con USMAF-SASN: Il nuovo piano esplicita il ruolo di queste unità nel controllo delle autorizzazioni e restrizioni REACH su merci extra-UE.
- Aggiornamento delle sostanze prioritarie: Vengono meglio definite le sostanze da controllare, con un focus su quelle in valutazione ECHA e su casi già segnalati da altre autorità.
- Nuove modalità di controllo: Introduzione dei controlli in remoto attraverso videoconferenze, in aggiunta alle ispezioni tradizionali e analisi di laboratorio.
- Modifiche alle tabelle dell’Allegato 2: Aggiornamento con nuove sostanze e restrizioni specifiche, come Benzene e Ftalati.
Tempistiche
Il Piano prevede:
- 30 giugno 2025: Termine per il progetto pilota sulle notifiche ai centri antiveleni.
- 31 dicembre 2025: Conclusione del progetto REF-13 (**).
(**)
Il progetto REF-13 (REACH Enforcement Project 13) fa parte dei progetti di controllo coordinati dall'ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche) con l'obiettivo di garantire l'applicazione uniforme e rigorosa delle normative europee sui prodotti chimici, in particolare il Regolamento REACH e il CLP.
Per il 2025, il progetto REF-13 si concentra sui seguenti aspetti principali:
- Controllo delle sostanze, miscele e articoli venduti online: L'obiettivo è verificare che le sostanze chimiche disponibili sui mercati digitali rispettino i requisiti di registrazione, autorizzazione, etichettatura e sicurezza imposti dalle normative europee.
- Verifica delle conformità delle schede di sicurezza (SDS): Le SDS devono contenere informazioni precise e aggiornate sui rischi e sulle modalità di utilizzo sicuro delle sostanze chimiche.
- Monitoraggio di imballaggi specifici: Focus particolare su imballaggi solubili per detersivi liquidi e su altri materiali che possano rappresentare un rischio per la salute o l'ambiente.
- Coordinamento con gli Stati Membri: Gli ispettorati nazionali collaborano per armonizzare i controlli e condividere i risultati attraverso strumenti come il portale ICSMS.
Il progetto mira a:
- Identificare e ridurre i rischi per i consumatori e l'ambiente legati all’uso improprio di sostanze chimiche.
- Promuovere una maggiore conformità tra le aziende, in particolare quelle che operano nel settore dell’e-commerce.
- Rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali e l'ECHA per migliorare l'efficacia dei controlli.
Il Piano Nazionale di Controllo dei Prodotti Chimici 2025 rappresenta pertanto un'evoluzione significativa rispetto al passato, puntando su un approccio più integrato e innovativo per la gestione delle sostanze chimiche. L’attenzione al commercio online, ai prodotti contraffatti, e l’introduzione di tecniche di controllo remoto testimoniano un impegno verso una maggiore efficienza e capillarità dei controlli, con ricadute positive per la sicurezza collettiva.