Piombo ed acque destinate al consumo umano
25/02/2020
Il piombo (Pb) è un metallo tenero, denso, duttile e malleabile. E’ in uso sino dai tempi dall’Antica Roma per la costruzione di tubazioni adibite per il trasporto dell’acqua.
Nonostante le sue caratteristiche adatte per la costruzione delle reti idriche, alla fine degli anni 60 del secolo scorso, venuti a conoscenza degli effetti tossici sull’ uomo, in Italia si è deciso di ridurne drasticamente l’utilizzo.
La malattia più comune dovuta dall’avvelenamento da piombo è il saturnismo che può causare schizofrenia, tremori, aggressività, cancro ,malattie neurodegenerative, e nei bambini ritardi e disturbi mentali, nonché deficit permanenti nel QI in sviluppo, poiché le proteine coinvolte nella formazione del sistema nervoso centrale sono molto sensibili al piombo, che una volta ingerito si deposita nelle ossa e nei tessuti molli. Il piombo si lega a molte delle proteine di segnalazione, sostituendosi al calcio (Ca) e dove può rimanere anche dieci anni prima di venire completamente smaltito dal corpo umano.
Per quanto riguarda la sua possibile presenza nell’acqua destinata al consumo umano, è da sapere che nonostante da contatore (punto di consegna dell’acquedotto pubblico) o da pozzo sotterraneo, sia raramente riscontrabile la presenza di questo metallo, è possibile che dai rubinetti domestici, l’acqua subisca una contaminazione da piombo, riscontrando quindi un superamento dei valori guida (10 μg/litro D.Lgs 31/01) a causa di un sistema di distribuzione idrico con tubazioni, raccordi o saldature obsolete che lo possono contenere o presente nelle leghe di ottone ampiamente utilizzate nel secolo scorso.
Nel caso l’abitazione o l’edificio risalga ad epoca antecedente gli anni ’60 e/o vi siano dei dubbi sulla possibile presenza di materiali contenenti piombo nell’impianto di distribuzione idrico, è consigliabile richiedere un’analisi della concentrazione di questo metallo nell’acqua da parte di un laboratorio specializzato.
La determinazione analitica del piombo nell’acqua della rete di distribuzione idrica condominiale è l’unico modo certo per verificarne la presenza all’ interno delle abitazioni civili.
Infatti, occorre ricordare che le tubazioni possono cedere piombo all’acqua stagnante all’interno dell’impianto anche solo dopo 4 ore. Inoltre, acque con pH acido, presenza di ioni cloro derivanti da una disinfezione, alta percentuale di ossigeno disciolto, acqua dolce o addolcita e temperature elevate possono essere fattori in grado di favorire la migrazione del piombo nell’ acqua.
Per quanto riguarda gli accorgimenti da adottare in seguito alla confermata presenza di piombo in acqua, esistono due tipologie di soluzioni: temporanee (economiche e sbrigative) ma non si elimina il problema, e definitive (costose economicamente) con eliminazione del problema alla radice.
La miglior soluzione temporanea è quella di flussare l’acqua in impianto prima che venga consumata, usata per preparazioni alimentari o per igiene dentale. Sarà infatti necessario aprire i rubinetti e far scorrere l’acqua per qualche minuto in modo da eliminare quella contaminata dal piombo a seguito di stagnazione. Un ulteriore soluzione da adottare è effettuare un cambio periodico dei rompigetto dei rubinetti, poiché nel filtro si possono accumulare depositi contaminati da piombo.
L’acqua mattutina risulta essere quella più a rischio di contaminazione, poiché l’impianto idrico resta inutilizzato per parecchie ore favorendo ristagni ed accumuli di impurezze. L’utilizzo di elettrodomestici che usufruiscono del sistema idrico o l’utilizzo dei servizi igienici possono aiutare a flussare l’acqua all’interno dell’impianto. Inoltre, prestando cura al lato ecologico, l’acqua derivata dai flussaggi è comunque acqua che può essere riutilizzata, purché non venga ingerita o venga a contatto con materiale destinato ad utilizzi alimentari.
L’unica soluzione definitiva per questo problema è la sostituzione dell’impianto idrico o parte di esso, in modo da poter eliminare completamente e definitivamente il piombo e poter usufruire di acqua priva di contaminazioni derivanti dal sistema di distribuzione.
Area Laboratori di Analisi