Polveri aerodisperse

18/10/2021

Il materiale particolato rappresenta una notevole fonte di inquinamento ed un importante pericolo per la salute umana. L’origine di queste polveri può essere:
  • naturale, ad esempio da eruzioni vulcaniche, incendi, terra, erosione di rocce, sale marino, pollini;
  • antropica, ad esempio emissioni industriali, automobili, combustibili per il riscaldamento.
Si tratta di particelle sospese nell’aria di diversa natura chimica (solfati, nitrati, ammoniaca, cloruro di sodio, carbonio, ecc.) che, in base alle dimensioni, vengono distinte in PM10 (Particulate Matter) o PM2,5 a seconda che abbiano un diametro uguale o inferiore a 10 µm o 2.5 µm.

La differenza tra i due tipi di particelle determina diverse conseguenze sull’uomo: le polveri PM10 possono intaccare le vie respiratorie superiori, quindi, dal naso alla trachea, fino ai bronchi, le polveri PM2,5 sono in grado di raggiungere gli alveoli polmonari e da lì potrebbero entrare nel circolo sanguigno.

Per tenere sotto controllo i livelli di materiale particolato sono stati definiti dei limiti di concentrazione a tutela della salute:
  • Limite giornaliero PM10 nelle 24 ore: 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte all’anno.
  • Limite annuale PM10: 40 µg/m3 media annua.
  • Limite annuale PM2,5: 25 µg/m3 media annua.
 
Laboratori di Analisi MADE HSE
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