Un apparecchio di sollevamento, la cui definizione completa è riportata nella UNI ISO 4306-1, è un apparecchio a funzionamento discontinuo, destinato a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante ganci o altri organi di presa.
Tra gli obblighi del datore di lavoro definiti dal D.lgs. 81/2008 e s.m.i. al Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, Capo I – Uso delle attrezzature di lavoro, Articolo 71 – Obblighi del datore di lavoro, vi è quello di sottoporre le attrezzature di lavoro che sono elencate nell’Allegato VII del medesimo decreto a verifiche periodiche che consentano di valutare “l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza” (art. 71, comma 11).
Tali verifiche sono effettuate a titolo oneroso e i costi necessari per la loro esecuzione sono a carico del datore di lavoro.
Il decreto differenzia la prima verifica periodica da quelle successive, prescrivendo al datore di lavoro di avvalersi dell’INAIL per la prima di queste, mentre per le successive è possibile scegliere tra le ASL, ARPA (ove previsto da legge regionale) e soggetti pubblici o privati abilitati.
L’Allegato VII del decreto, oltre a fornire l’elenco completo delle attrezzature per le quali sono obbligatorie le verifiche periodiche, indica anche la frequenza con cui queste devono essere effettuate.
Per quanto riguarda le modalità di effettuazione di tali verifiche, queste sono disciplinate nell’allegato II del D.M. 11 aprile 2011. Il decreto fornisce le seguenti definizioni:
- Verifica Periodica: le verifiche periodiche sono finalizzate ad accertare la conformità alle modalità di installazione previste dal fabbricante nelle istruzioni d’uso, lo stato di manutenzione e conservazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante come specifiche dell’attrezzatura di lavoro, l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e di controllo;
- Prima Verifica Periodica: la prima verifica periodica è la prima delle verifiche periodiche di cui al punto precedente e prevede anche la compilazione della scheda tecnica di identificazione dell’attrezzatura di lavoro.
Essendo titolare della prima verifica periodica l’INAIL ha elaborato delle istruzioni per la sua gestione tecnico-amministrativa.
Il documento: “Apparecchi di sollevamento materiali di tipo fisso – Parte I” edizione INAIL - agosto 2017, tratta le seguenti categorie di apparecchi:
- Gru a ponte;
- Gru a cavalletto;
- Gru Derrick;
- Gru a braccio rotante.
Il documento illustra le modalità per effettuare la comunicazione di messa in servizio e la richiesta di prima verifica, corredate con i rispettivi modelli.
Il testo prosegue con la descrizione delle attrezzature di sollevamento sopracitate per le quali viene definito l’elenco normativo di riferimento e la sua evoluzione nel tempo, seguito da una descrizione della scheda tecnica realizzata nella prima verifica periodica e usata poi come riferimento per le verifiche successive, per concludere con le procedure per redigere il verbale di verifica, includendo un elenco, per ciascuna tipologia di attrezzatura trattata, di elementi minimi che il verificatore deve prendere in considerazione nel corso dell’attività, ovvero:
- Principali caratteristiche costruttive;
- Campi d’applicazione;
- Riferimenti normativi.
In appendice alla pubblicazione sono riportate delle liste di controllo tipo, specifiche per ciascuna attrezzatura. Si tratta di check-list non esaustive con l’elenco degli elementi oggetto dell’attività di verifica. I verificatori integrano queste liste in base alle particolarità dell’attrezzatura in esame, come ad esempio l’installazione, l’ambiente di lavoro, le condizioni di impiego, ecc.
INAIL ha pubblicato anche altre linee guida, che mantengono la stessa impostazione descritta nel presente articolo, riferendosi però ad altre tipologie di apparecchi di sollevamento, quali gru su autocarro, trattata nel documento: “Apparecchi di sollevamento materiali di tipo mobile – gru su autocarro” edizione INAIL – 2017, e autogrù, trattata nel documento: “Apparecchi di sollevamento materiali di tipo mobile – autogrù” edizione INAIL – maggio 2018.
Le istruzioni elaborate da INAIL non sono un riferimento vincolante ma hanno lo scopo di uniformare l’approccio alla prima verifica periodica, in maniera tale da garantire una coerenza di trattamento nei confronti dell’utenza.
Se la richiesta di prima verifica periodica da parte del datore di lavoro non viene soddisfatta da INAIL nel termine di 45 giorni, questi può decidere di avvalersi di altri soggetti pubblici o privati abilitati, cosi come previsto nell’Art. 71, comma 11. Le sanzioni pecuniarie previste in caso di inadempienza di tale comma variano da 548,00 a 1972,80 euro, a carico del datore di lavoro e del dirigente.
COME TENERE SOTTO CONTROLLO TUTTE LE SCADENZE?
Con HSE DOCHUNTER™, puoi tenere sotto controllo in modo semplice, chiaro e veloce:
- Tutta la documentazione tecnica degli apparecchi di sollevamento;
- Tutte le verifiche periodiche previste dall’art. 71;
- Tutte le manutenzioni previste dal costruttore;
- Tutte gli interventi che i controlli precedenti evidenziano come necessari.
Potrai monitorare le scadenze in modo intuitivo tramite la navigazione grafica:
Oppure consultando la lista delle attività da eseguire:
HSE DOCHUNTER™, ti permette di fare questo e molto altro, smistando le responsabilità delle attività e centralizzando le attività di controllo.
Area Sicurezza impianti e processi produttivi