Proroga dei termini per l’adozione di principi di rendicontazione di sostenibilità (ESG)

03/06/2024

E’ stata prevista con Direttiva (UE) 2024/1306 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2024 la proroga dei termini per l’adozione di principi di rendicontazione di sostenibilità (ESG) per taluni settori e per talune imprese di paesi terzi a modifica di quanto definito dalla Direttiva 2013/34/UE. La Direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (GUUE dell’8 maggio 2024).
 
Scopo della proroga dei termini di due anni al 30 giugno 2026 è quello di consentire alla Commissione UE di adottare, nell’arco del periodo accordato, gli atti delegati contenenti almeno otto dei principi di rendicontazione di sostenibilità settoriali e alle imprese di aver maggior tempo per elaborare le informazioni richieste in relazione alle questioni di sostenibilità e agli ambiti di rendicontazione specifici del settore in cui operano.
 
La Commissione dovrebbe inoltre garantire che le informazioni specificate da tali principi di rendicontazione di sostenibilità siano proporzionate alla portata dei rischi e degli impatti di settore.
 
La Direttiva fa infatti richiamo alle sezioni A, B, H, K e L dell'allegato I del regolamento (CE) n. 1893/2006 che comprendono una vasta gamma di settori economici. La sezione A copre l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca. La sezione B si occupa delle industrie estrattive, che includono l'estrazione di minerali energetici come il petrolio e il gas, oltre a minerali non energetici e altre attività estrattive. Le sezioni H e K riguardano rispettivamente il trasporto e la logistica e le attività finanziarie e assicurative. Infine, la sezione L si riferisce alle attività immobiliari.
 
Viene inoltre prevista la proroga di due anni anche per il termine per l’adozione dei principi di rendicontazione di sostenibilità per talune imprese di paesi terzi che operano in UE, con ricavi netti superiori a 150 milioni di euro e che hanno nell’Unione imprese figlie che sono imprese di grandi dimensioni o PMI i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione nei mercati regolamentati dell’Unione, oppure che hanno succursali con ricavi netti superiori a 40 milioni di euro.
 
Area Legale

Direttiva (UE) 2024_1306 _ Proroga termini elaborazione principi di rendicontazione ESG
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