Protocollo di intesa Governo - organizzazioni datoriali e sindacali
16/03/2020
Sabato 14 marzo è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro dell’economia, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, organizzazioni datoriali e sindacali per la regolamentazione di misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro non sanitari.
La prosecuzione delle attività produttive è vincolata alla presenza di condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione. Nel protocollo si fa richiamo al possibile ricorso agli ammortizzatori sociali, con conseguente riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, al fine di permettere alle imprese di tutti i settori di applicare misure di messa in sicurezza, ricorso al lavoro agile, soluzioni organizzative straordinarie per il contenimento della diffusione del virus.
In accordo con le specificità di produzione o servizi delle singole imprese potranno essere presi accordi sui singoli territori con RLS e RLST, nel rispetto delle misure restrittive già definite con DPCM dell’11 marzo 2020 e da mantenere su tutto il territorio nazionale fino al 25 marzo 2020 che vengono così richiamate:
- massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
- incentivazione di ferie e congedi retribuiti per i dipendenti nonché ricorso a strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- sospensione delle attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
- adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e dove non attuabili rispetto della distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento e adozione di strumenti di protezione individuale;
- incentivazione delle operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- per le sole attività produttive limitazione al massimo degli spostamenti all’interno dei siti e controllo dell’accesso agli spazi comuni.
Si raccomandano inoltre ulteriori misure di precauzione da integrare con altre equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della singola organizzazione costituite da:
- informazione diffusa a tutti i lavoratori e a chi accede ai luoghi di lavoro tramite depliants circa le corrette modalità di prevenzione, di protezione e di comunicazione del proprio stato di salute;
- modalità di ingresso nel rispetto delle condizioni di privacy per quanto attiene alla acquisizione di dati sensibili attinenti allo stato di salute e preclusione per coloro che negli ultimi 14 giorni abbiano avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provengano da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS;
- modalità di accesso a fornitori esterni e appaltatori con definizione di procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti, definizione di accessibilità a spazi e servizi igienici dedicati, misure di igienizzazione degli ambienti, accessibilità a cantieri permanenti o provvisori;
- pulizia e sanificazione dell’azienda, anche nel rispetto delle disposizioni della Circ. Min. Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero;
- precauzioni igieniche personali;
- dispositivi di protezione individuale (DPI);
- gestione degli spazi comuni (mense, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack. ...);
- organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi); a questo proposito si segnala in particolare che sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate;
- gestione entrata e uscita dei dipendenti;
- spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione. Si richiama in particolare la disposizione che vieta le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali
- gestione di una persona sintomatica in azienda con previsione delle modalità di collaborazione tra Azienda e SSN per identificazione dei possibili “contatti stretti” nel caso di riscontrata positività;
- sorveglianza sanitaria a cura del Medico Competente da proseguire secondo “Decalogo” Ministero della Salute già diffuso, privilegiando visite preventive, visite a richiesta e visite da rientro da malattia e proseguendo nello svolgimento delle visite periodiche per poter intercettare possibili casi di insorgenza;
- aggiornamento del protocollo di regolamentazione con previsione di costituzione in azienda di un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e dei RLS.
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