Qualità dell’aria: principali aspetti e modifiche al D.Lgs n.155/2010

07/03/2017

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ll Decreto Legislativo n.155/2010, che attua la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, costituisce la norma quadro in materia di controllo dell’inquinamento atmosferico. Di seguito si riportano le principali finalità dettate dal Decreto:

  • Individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso;
  • Valutare la qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale;
  • Ottenere informazioni sulla qualità dell'aria come base per individuare le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate;
  • Mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi;
  • Garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente;
  • Realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell'Unione europea in materia di inquinamento atmosferico.

Costituito da 22 Articoli, 16 Allegati e 10 Appendici, il Decreto definisce l’elenco degli inquinanti per i quali è obbligatorio il monitoraggio (NO2, NOx, SO2, CO, O3, PM10, PM 2.5, Benzene, Benzo(a)pirene, Piombo, Arsenico, Cadmio, Nichel, Mercurio, precursori dell'ozono).

I principali articoli riguardano la zonizzazione del territorio, la classificazione degli agglomerati e la valutazione della qualità dell’aria.

Particolare interesse assume la zonizzazione del territorio nazionale a carico di Regioni e Province autonome elaborata sulla base di svariati fattori (densità emissiva, caratteristiche orografiche, caratteristiche meteo climatiche, grado di urbanizzazione) e rivista almeno ogni 5 anni, o comunque, in caso di significative modifiche delle attività che incidono sulle concentrazioni degli inquinanti nell’aria ambiente.

A titolo esemplificativo si riporta di seguito la zonizzazione adottata dalla Regione Lombardia per gli inquinanti aerodispersi (escluso l’ozono):

Zonizzazione adottata dalla Regione Lombardia per gli inquinanti aerodispersi_escluso ozono_Made Hse_Gruppo Marcegaglia

La classificazione delle zone e degli agglomerati individuati con la zonizzazione, sulla base delle soglie di valutazione superiori ed inferiori previste dall’allegato II dello stesso Decreto, è finalizzata a stabilire le modalità di valutazione della qualità dell’aria da osservare in ciascuna zona o agglomerato.

Gli aspetti fondamentali definiti negli Allegati sono i metodi di campionamento ed analisi, le soglie di valutazione, i valori limite e i valori obiettivo.

In particolare, l’Allegato VI contiene i metodi di riferimento per la determinazione degli inquinanti sopracitati. Tali metodi sono stati recentemente aggiornati dal DM 26 gennaio 2017, con il quale il Ministero dell'Ambiente ha modificato negli allegati tecnici il DM n. 155/2010. In particolare, oltre alle modifiche apportate all’Allegato VI, sono stati oggetto di variazione anche l’Allegato I, relativamente alle procedure di garanzia di qualità e accuratezza delle misurazioni, l’Allegato III in riferimento ai criteri di ubicazione delle stazioni di misurazione e alla documentazione dei siti di monitoraggio, e l’Allegato IX in relazione al numero minimo di stazioni per la misurazione dell’ozono.

 

Divisione Ambiente e Salute

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