Il Parlamento europeo richiede regole più stringenti per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, oltre alla semplificazione degli obblighi amministrativi per le imprese.
Il 3 febbraio, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione legislativa contenente nuovi obiettivi per la raccolta, il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti e misure più dure contro l'esportazione illegale verso i paesi in via di sviluppo. I cambiamenti alla legislazione proposti, saranno ora al vaglio del Consiglio in vista di una possibile seconda lettura.
Il Parlamento propone che gli Stati membri, a partire dal 2016, raccolgano l'85% dei rifiuti elettronici che producono. Per il 2012, si propone un obiettivo di 4 kg per abitante (come già previsto dalle regole in vigore) o, in alternativa, la quantità di rifiuti raccolta nel 2010, a seconda di quale delle due opzioni prevede la maggior quantità. Dai frigoriferi rotti ai telefoni, il volume di rifiuti elettrici ed elettronici in Europa sta crescendo rapidamente. Oltre a portare a vantaggi in termine di salute e per l'ambiente, il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici può garantire anche la raccolta di materiali di valore e si vuole raggiungere un obiettivo di riciclo compreso fra il 50 e il 75% e uno di riutilizzazione del 5%.