SISTRI: Possibilità per le aziende di ottenere la cancellazione

Abbiamo preso atto della recente ennesima proroga dell'entrata in vigore dell'ormai famigerato SISTRI. Per avere un'idea di quanto sia intricata l'attuale situazione, basti sapere che:

  • I soggetti coinvolti dal Sistri, come risulta da quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono “solamente” dieci: Ministero dell’Ambiente, Ministero della Funzione Pubblica (per il Decreto interministeriale ancora da emanare), Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (idem), I.S.P.R.A., DigitPA, Comitato di Vigilanza (DM 52/2011 art.27), Camera, Senato, appaltatore Selex S.p.A. (almeno fino al 2013 quando gli scadrà il contratto), Comando Carabinieri.
  • è pressoché certo che ci sarà un'ulteriore proroga ed entro dicembre 2012, si prevede che il Ministero dovrà chiedere alle Camere se è possibile avviare il Sistri (per gennaio 2013), previa relazione che ne giustifichi l’avvio;
  • Le Imprese iscritte al SISTRI continueranno a esserlo, ed in quanto iscritte saranno assoggettate all’obbligo del contributo economico indicato nel D.M. 52/2011, ma a questo punto solo in forma volontaria, a meno che non decidano di cancellarsi;
  • è del tutto evidente che il Sistri non potrà partire prima di essere completamente rivoluzionato dal punto di vista informatico e nelle procedure, e pertanto non potrà certamente essere prima di gennaio o addirittura di giugno 2013;
  • molte Imprese hanno iniziato a cancellarsi, senza alcun tipo di difficoltà o impedimento, e l’amministrazione del Sistri riconosce implicitamente ma anche esplicitamente la correttezza di tale cancellazione. Ovvero, l'azienda che vuole sottrarsi, almeno fino a quando non si arriverà finalmente ad un punto fermo, al pagamento dei contributi e degli oneri di gestione, soprattutto se dotata di un sistema di gestione ambientale, oggi può farlo con una raccomandata o anche una semplice mail.
Condividi linkedin share facebook share twitter share
Siglacom - Internet Partner