Sostenibilità: Un nuovo Regolamento UE per l’approvvigionamento delle materie prime critiche

24/05/2024

Pubblicato in GUUE il Regolamento UE 2024/1252 dell’11 aprile 2024 istitutivo di un nuovo quadro normativo per disciplinare e garantire l’approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, a modifica dei previgenti Regolamenti. Il Regolamento entra in vigore dal 23 maggio 2024.
 
L’accesso alle materie prime è considerato essenziale per l’economia dell’Unione Europea e per il funzionamento del mercato interno. Esiste una serie di materie prime considerate critiche in quanto rivestono una grande importanza economica per transizione verde e digitale e per applicazioni di difesa e aerospaziali e sono esposte a un rischio di approvvigionamento elevato, sia in ragione della provenienza da pochi paesi terzi sia in ragione delle diffuse tensioni geopolitiche attuali.
 
La provenienza di tali risorse, fondamentali per la transizione green e la moderna economia, potrebbe in prospettiva determinare pesanti impatti ambientali e sociali. Con l'obiettivo di ridurre il rischio di interruzioni nell'approvvigionamento, il Regolamento stabilisce un quadro normativo per garantire un accesso sicuro e resiliente alle materie prime. Inoltre, promuove l'efficienza e la circolarità lungo tutta la catena del valore, con particolare attenzione alla capacità di riciclaggio dell'Unione, che deve coprire almeno il 25% del consumo annuo di materie prime strategiche.

Criticità rilevate riguardano

  • la complessità e il carattere transnazionale delle catene del valore
  • trasformazioni complesse che impongono passaggi in più Paesi per l’individuazione delle risorse e l’estrazione prima del recupero e del riciclaggio o dell’utilizzo finale
  • misure nazionali volte a garantire un approvvigionamento sicuro spesso risultano non coordinate

Esigenze emerse

 
Si è resa necessaria la compilazione di un elenco da parte della Commissione EU di “materie prime critiche” (37 sono elencate nell’allegato I, sezione 1 del Regolamento) per le quali esiste un rischio di perturbazione, aggiornabile da parte dei singoli Stati membri in ragione delle loro specifiche esigenze.
 
L’Allegato II riporta invece un elenco di 17 “materie prime strategiche”, fondamentali per la transizione verde e digitale.
 
Le imprese di grandi dimensioni che producono tecnologie strategiche nell’Unione impiegando materie prime strategiche, individuate dagli Stati membri entro il 24 maggio 2025, devono effettuare una valutazione dei rischi delle loro catene di approvvigionamento e ove necessario, sviluppare strategie di attenuazione adeguate per essere meglio preparate in caso di perturbazione dell’approvvigionamento.
 
Si tratta di imprese che operano nell’ambito della fabbricazione di batterie per lo stoccaggio di energia e la mobilità elettrica, apparecchiature relative alla produzione e all’utilizzo dell’idrogeno, apparecchiature relative alla produzione di energia rinnovabile, aeromobili, motori di trazione, pompe di calore, apparecchiature connesse alla trasmissione e allo stoccaggio di dati, dispositivi elettronici mobili, apparecchiature connesse alla fabbricazione additiva, apparecchiature connesse alla robotica, droni, lanciatori di razzi, satelliti o chip avanzati.
 
Nell’ambito di tale valutazione dei rischi, da rinnovare almeno ogni 3 anni, devono mappare le origini delle loro materie prime strategiche, analizzare i fattori che potrebbero influire sui loro approvvigionamenti e valutare le loro vulnerabilità alle perturbazioni dell’approvvigionamento. Nel caso in cui siano individuate vulnerabilità devono adoperarsi per attenuarle anche valutando la diversificazione negli approvvigionamenti.
 

La regolamentazione si basa su diversi punti chiave:

Importanza Economica e Rischio di Approvvigionamento:
  • Le materie prime critiche sono fondamentali per molti settori strategici, come energie rinnovabili, industria digitale, difesa e aerospaziale.
  • La crescente domanda di queste materie, in un contesto di tensioni geopolitiche e forte concorrenza, aumenta il rischio di perturbazioni dell'approvvigionamento.
  • Senza una gestione adeguata, l'aumento della domanda potrebbe avere impatti ambientali e sociali negativi.
Coordinamento delle Misure:
  • Le catene del valore delle materie prime critiche sono complesse e transnazionali. Misure nazionali non coordinate possono compromettere il mercato interno, creando ostacoli al commercio e falsando la concorrenza.
  • È essenziale un approccio coordinato a livello dell'Unione per garantire l'approvvigionamento sicuro e sostenibile di queste materie prime.
Quadro Comune dell'Unione:
  • Il Regolamento istituisce un quadro comune per definire le materie prime strategiche e critiche, migliorare la resilienza delle catene di approvvigionamento e incentivare il progresso tecnologico e l'efficienza delle risorse.
  • Include misure per monitorare e attenuare i rischi di approvvigionamento e aumentare la circolarità e la sostenibilità delle materie prime.
Elenco delle Materie Prime:
  • Viene redatto un elenco di materie prime strategiche e critiche basato su metodologie trasparenti, per orientare e coordinare gli sforzi degli Stati membri.
  • L'elenco delle materie prime strategiche include quelle di grande importanza per il mercato interno e le tecnologie strategiche, con revisioni periodiche per adattarsi ai cambiamenti tecnologici ed economici.
Comitato Europeo per le Materie Prime Critiche:
  • È istituito un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri e della Commissione, con sottogruppi permanenti su finanziamento, esplorazione, monitoraggio e circolarità.
  • Il comitato fornisce consulenza e supporto per l'attuazione dei progetti strategici e la gestione delle scorte.
Progetti Strategici:
  • Progetti strategici relativi all'estrazione, trasformazione e riciclaggio delle materie prime strategiche beneficeranno di procedure di autorizzazione semplificate e supporto finanziario.
  • Questi progetti devono dimostrare fattibilità tecnica, sostenibilità ambientale e sociale, e benefici transfrontalieri.
Parametri di Riferimento per il 2030:
  • L'Unione deve aumentare la capacità di estrazione per coprire almeno il 10% del consumo annuo, la capacità di trasformazione per il 40%, e la capacità di riciclaggio per il 25%.
  • L'obiettivo è ridurre la dipendenza da un unico paese per oltre il 65% dell'approvvigionamento di qualsiasi materia prima strategica.
Sostenibilità dei nuovi progetti:
  • I progetti relativi alle materie prime critiche devono essere pianificati e attuati in modo sostenibile, considerando gli aspetti ambientali e sociali, come delineato nei “Principi dell’UE per le materie prime sostenibili”. È essenziale proteggere l'ambiente, ridurre gli impatti sociali negativi, rispettare i diritti umani e praticare la trasparenza commerciale. Inoltre, è necessario un coinvolgimento autentico e consultazioni con le comunità locali e i popoli indigeni, specialmente in caso di potenziale reinsediamento.
Riconoscimento dei progetti strategici:
  • I promotori possono richiedere il riconoscimento dei loro progetti come strategici, includendo documentazione e prove pertinenti, una classificazione secondo il quadro delle Nazioni Unite per le risorse, e un piano che favorisca l'accettabilità sociale del progetto. Devono anche fornire un piano aziendale dettagliato e informazioni sui finanziamenti e l'occupazione.
Procedure di presentazione e valutazione:
  • La Commissione deve organizzare inviti aperti regolari per la presentazione delle domande e rispettare scadenze per decidere sul riconoscimento dei progetti strategici. Gli Stati membri possono opporsi al riconoscimento di un progetto strategico nel loro territorio.
Revoca del riconoscimento:
  • La Commissione può revocare il riconoscimento di un progetto strategico se non soddisfa più le condizioni o se le informazioni fornite erano errate, mantenendo tuttavia lo status per un periodo ragionevole dopo la revoca.
Progetti di pubblico interesse:
  • I progetti strategici devono essere considerati di pubblico interesse per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime strategiche, essenziali per le transizioni verde e digitale e per i settori di difesa e aerospaziale.
Procedure di rilascio delle autorizzazioni:
  • Gli Stati membri devono adottare procedure semplificate e prioritarie per i progetti strategici, garantendo che le autorizzazioni siano rilasciate in modo rapido e prevedibile, con un punto di contatto unico per facilitare il processo.
Risoluzione delle controversie:
  • Gli Stati membri devono assicurare che le controversie relative ai progetti strategici siano risolte tempestivamente, garantendo procedure di risoluzione delle controversie semplici e trattamenti d’urgenza nei procedimenti giudiziari.
Sportello Digitale Unico:
  • Il regolamento (UE) 2018/1724 mira a ridurre gli oneri amministrativi, permettendo ai cittadini e alle imprese di accedere facilmente a informazioni, procedure e servizi online per beneficiare del mercato interno. I promotori di progetti strategici devono poter gestire tutte le procedure di rilascio delle autorizzazioni completamente online.
Termini per le Autorizzazioni:
  • Gli Stati membri devono garantire che le procedure di rilascio delle autorizzazioni per i progetti strategici siano entro termini prestabiliti: 15 mesi per progetti di trasformazione o riciclaggio e 27 mesi per l’estrazione. La valutazione dell’impatto ambientale, a cura dei promotori, non rientra in questi termini.
Risorse e Supporto:
  • Gli Stati membri devono fornire risorse adeguate alle autorità responsabili delle autorizzazioni. La Commissione può offrire supporto tecnico per riforme e miglioramenti della capacità amministrativa.
Valutazioni Ambientali:
  • Le valutazioni ambientali sono essenziali e devono essere semplificate senza ridurre la protezione ambientale. Promotori e autorità devono concordare la portata delle valutazioni aggregate per evitare sovrapposizioni.
Pianificazione Territoriale:
  • Piani territoriali ben progettati possono ridurre i conflitti nell'uso del territorio e facilitare la realizzazione di progetti sulle materie prime critiche, tenendo conto degli impatti ambientali.
Accesso ai Finanziamenti:
  • Gli Stati membri e la Commissione devono supportare l’accesso ai finanziamenti per i progetti di materie prime critiche, sfruttando fondi dell’Unione come il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo per una transizione giusta, e il programma InvestEU.
Coordinamento Finanziario:
  • Migliorare il coordinamento tra i programmi di finanziamento esistenti a livello dell'Unione e nazionale è fondamentale. Un sottogruppo del comitato deve discutere le necessità di finanziamento per i singoli progetti strategici.
Sostegno Pubblico:
  • Il sostegno pubblico può essere necessario per i progetti di materie prime critiche e deve essere fornito in modo da non distorcere la concorrenza, con aiuti di Stato proporzionati e mirati.
Monitoraggio e Preparazione:
  • La Commissione deve sviluppare un sistema di monitoraggio per valutare i rischi di approvvigionamento delle materie prime critiche e condurre prove di stress per valutare la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento.
Scorte Strategiche:
  • Gli Stati membri devono fornire informazioni sulle scorte strategiche esistenti di materie prime critiche. La Commissione deve elaborare parametri di riferimento per la sicurezza delle scorte strategiche dell'Unione.
Valutazione dei Rischi Aziendali:
  • Le grandi imprese devono valutare i rischi delle loro catene di approvvigionamento di materie prime strategiche e sviluppare strategie di mitigazione delle vulnerabilità per essere meglio preparate alle perturbazioni dell'approvvigionamento.
Riciclaggio di Materie Prime Critiche:
  • I metalli, principali componenti delle materie prime critiche, possono essere riciclati indefinitamente, seppur con possibile deterioramento della qualità.
  • Il riciclaggio rappresenta una grande opportunità per un’economia circolare, riducendo la dipendenza dall'estrazione primaria e garantendo la sicurezza dell'approvvigionamento.
  • Tuttavia, i tassi di riciclaggio attuali sono bassi, spesso a causa di sistemi e tecnologie inadeguati.
Incentivi e Innovazione:
  • Gli Stati membri devono utilizzare le loro competenze nel trattamento dei rifiuti per aumentare il riciclaggio, offrendo incentivi finanziari e promuovendo tariffe differenziate basate sulla responsabilità del produttore.
  • L'innovazione è cruciale per migliorare il riciclaggio e sviluppare tecnologie sicure ed efficienti per estrarre materie prime critiche dai rifiuti.
Recupero dai Rifiuti di Estrazione:
  • Esiste un potenziale significativo nelle strutture di deposito dei rifiuti di estrazione per recuperare materie prime critiche.
  • È necessario migliorare la disponibilità delle informazioni e affrontare gli ostacoli giuridici, economici e tecnici per facilitare il recupero.
  • Gli operatori devono condurre studi di valutazione economica per massimizzare il recupero delle materie prime critiche.
Magneti Permanenti:
  • Molti prodotti contengono magneti permanenti con materie prime critiche che devono essere prioritari per il riciclaggio.
  • I riciclatori necessitano di informazioni dettagliate sui magneti per migliorare l’efficacia del riciclaggio.
Certificazione della Sostenibilità:
  • Le materie prime critiche sul mercato dell'Unione spesso hanno certificazioni di sostenibilità.
  • La Commissione deve riconoscere i sistemi di certificazione affidabili per fornire una base comune di valutazione della sostenibilità.
Impronta Ambientale:
  • La Commissione deve sviluppare un sistema per calcolare e verificare l’impronta ambientale delle materie prime critiche.
  • La trasparenza sull’impronta ambientale aiuterà a orientare il mercato verso materie prime più sostenibili.
Cooperazione Internazionale e Partenariati:
  • L'Unione deve continuare a sviluppare partenariati strategici con paesi terzi per diversificare l'approvvigionamento.
  • Supporto aggiuntivo è necessario per le imprese che operano in paesi terzi senza partenariati strategici.
Monitoraggio e Normative:
  • La Commissione deve monitorare i progressi verso gli obiettivi di capacità e diversificazione.
  • Gli Stati membri devono garantire il rispetto delle normative e prevedere sanzioni per le imprese non conformi.
Riconoscimento dei sistemi di certificazione:
  • L'articolo 30 delinea il processo di riconoscimento dei sistemi di certificazione per la sostenibilità delle materie prime critiche. I governi, le associazioni di categoria e altri gruppi possono richiedere il riconoscimento dei propri sistemi alla Commissione, fornendo prove del rispetto dei criteri stabiliti. La Commissione verifica periodicamente che i sistemi riconosciuti mantengano gli standard richiesti. Se ci sono violazioni significative o ripetute, la Commissione può revocare il riconoscimento.
Dichiarazione dell’impronta ambientale:
  • L'articolo 31 riguarda la dichiarazione dell'impronta ambientale per le materie prime critiche. La Commissione può adottare norme per il calcolo e la verifica di questa impronta, concentrandosi su impatti ambientali significativi come le emissioni di gas serra. Prima di imporre l'obbligo di dichiarare l'impronta ambientale per specifiche materie prime critiche, la Commissione valuta la necessità e la proporzionalità, considerando vari fattori come gli obiettivi climatici e ambientali dell'Unione e i costi per gli operatori economici. Una volta adottate norme specifiche, le persone o le aziende che mettono sul mercato le materie prime critiche devono fornire una dichiarazione dell'impronta ambientale, contenente informazioni come il nome del responsabile, l'origine della materia prima e l'impronta ambientale calcolata. La Commissione può anche stabilire classi di prestazione per semplificare la comprensione delle informazioni sull'impronta ambientale.
Sanzioni applicabili:
  • Entro il 24 novembre 2026 gli Stati membri stabiliscono le norme relative alle sanzioni applicabili in caso di violazione del presente regolamento e adottano tutte le misure necessarie per assicurarne l’applicazione. Le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive.
 
Area Legale

Regolamento UE 2024 1252_Materie prime critiche
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