Trattamento acque reflue, la Commissione europea deferisce l’Italia alla Corte di Giustizia

Trattamento acque reflue, la Commissione europea deferisce l’Italia alla Corte di Giustizia.
Nonostante un avvertimento inviato dalla Commissione europea all’Italia per la violazione della normativa dell’UE sul trattamento delle acque reflue urbane, molte città non hanno impianti idonei al loro trattamento.

La Commissione europea non ritiene accettabile che l’Italia, più di otto anni dopo il termine stabilito, non si sia ancora conformata, in molte città, all’importante normativa europea che impone la dotazione di impianti di trattamento delle acque reflue urbane che, se non trattate, possono essere contaminate da batteri e da virus dannosi e rappresentano pertanto un rischio per la salute pubblica oltre che la principale causa di inquinamento delle acque costiere ed interne.

l’Italia ha ricevuto una prima lettera di diffida nel 2004. Una seconda ed ultima lettera è stata spedita all’Italia nel febbraio 2009. Alla luce di una successiva valutazione, molti centri urbani italiani non si erano ancora conformati alla normativa. La Commissione ha pertanto deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea. 

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