Valutare i rischi nelle attività di manutenzione: criticità e soluzioni

27/02/2017

Nel presente articolo affrontiamo le problematiche legate alla valutazione dei rischi nell’ambito delle attività di manutenzione.

Spesso nel processo di valutazione dei rischi ci si concentra maggiormente sui pericoli derivanti dalle operazioni ordinarie svolte nel ciclo produttivo, senza affrontare e pertanto approfondire i pericoli presenti durante le attività ordinarie e straordinarie di manutenzione.

Ciò deriva principalmente dal fatto che per poter analizzare gli interventi manutentivi, al fine di individuare i pericoli e le misure di prevenzione e protezione da adottare, risulta necessario, vista la molteplicità degli interventi e la frequenza non costante, un lungo periodo di analisi in campo.

Se si considera che ad oggi la maggior parte degli infortuni, visto il livello di sicurezza raggiunto dai macchinari e l’adeguatezza degli ambienti di lavoro, sono riconducibili ad operazioni di manutenzione, si può capire come la valutazione dei rischi di dette attività risulta di primaria importanza per l’attività di prevenzione svolta dal Datore di Lavoro.

Se si vuole pertanto effettuare un corretto e approfondito processo di valutazione dei rischi, acquisendo la maggior quantità di informazioni possibili, è necessario che il valutatore organizzi il proprio lavoro in funzione delle fermate di manutenzione programmate dell’azienda oggetto di analisi, e che si interfacci in modo continuativo con un responsabile della manutenzione o con un suo valido delegato in grado di illustrare nel dettaglio le varie fasi lavorative.

Per evitare poi un eccessivo prolungamento del tempo della fase di acquisizione dati, viste le criticità suddette, molteplicità degli interventi e frequenza non costante, risulta necessario come primo step individuare i pericoli primari e maggiori ai quali possono essere esposti i lavoratori manutentori.

Per raggiungere tale obiettivo, la valutazione può essere affrontata prediligendo l’analisi per categorie di rischio allo studio puntuale delle fasi lavorative; infatti un simile approccio permette di individuare dapprima i pericoli maggiori, che possono essere propri di più fasi lavorative, ed intervenire così in modo puntale e immediato.

Successivamente si può scendere nel dettaglio delle attività lavorative andando ad interrogarsi sulle categorie di rischio minori.

Una lista non esaustiva delle categorie di rischio può essere:

Area Sicurezza impianti e processi produttivi

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