Valutazione rischi campi elettromagnetici
Determinazione dei valori di campo elettrico e campo magnetico
Il servizio offerto parte dal censimento di tutte le sorgenti di campo elettrico e/o magnetico e dalla distinzione tra sorgenti giustificabili (ovvero conformi a priori secondo la norma CEI EN 50499) ed apparati invece capaci di emettere campi di intensità superiore ai livelli di riferimento per la popolazione (un elenco non esaustivo è riportato in Tab. 2 della stessa norma). In questo secondo caso si procede ad una determinazione strumentale dei livelli di campo elettrico e magnetico emessi dalle diverse apparecchiature ed alla conseguente verifica del rispetto dei relativi limiti imposti dalla direttiva.
In funzione della frequenza emessa, i rilievi sono effettuati mediante sonde analizzatrici di campo elettrico e magnetico, in grado di effettuare anche l’analisi spettrale in funzione della frequenza. Per segnali multifrequenza (campi non sinusoidali) la valutazione dell’esposizione viene effettuata sulla base del metodo del picco ponderato (filtraggio nel dominio del tempo), in grado di tener conto sia delle fasi (in caso di segnali coerenti) che dell’ampiezza delle componenti spettrali che formano il campo.
Le misure in primo luogo sono correlate con i livelli di riferimento previsti per la popolazione generale (Racc. 1999/519/CE; Standard ICNIRP 1998, ICNIRP 2010). Nel caso in cui tali limiti risultano essere rispettati, si ha la garanzia di assenza di effetti su qualsiasi soggetto esposto e pertanto non si procederà con l’effettuazione di ulteriori rilievi.
Nel caso in cui si rilevi un superamento dei limiti per la popolazione generale, si procede a ripetere le misure adottando gli standard di riferimento per i lavoratori indicati dalla direttiva 2013/35/UE.
I rilievi sono effettuati in un numero di punti ritenuto sufficiente per delineare una mappatura dei campi esistenti, con riguardo particolare in presenza di eventuali postazioni fisse per gli operatori.
Viene inoltre fornita una relazione tecnica scritta di elaborazione dei dati, comprendente il confronto con i limiti normativi attualmente vigenti, nonché eventuali prescrizioni per la schermatura delle sorgenti indagate.