Whistleblowing

03/02/2020

Whistleblowing
Il “whistleblowing” (letteralmente “spiata” o “soffiata”, istituzionalmente un sistema di denuncia o di segnalazione di illeciti) è una pratica, normata da una Direttiva europea adottata il 23 ottobre 2019 n. 1937/2019, di segnalazione di violazioni o minacce presunte di diritti sanciti nell’Unione Europea, attuata da lavoratori (“whistleblower”= informatori o loro facilitatori) che forniscono informazioni su fatti veri (o fondatamente reali) alle autorità di controllo, utili ad innescare una inchiesta o un accertamento. Tale pratica è corredata da misure di protezione per l’informatore.

Le segnalazioni, debitamente circostanziate alle autorità preposte a vigilanza e controllo, sono attuate da persone che, informate dei fatti per ragioni di lavoro o di servizio, in ambiente professionale pubblico o privato, acquisiscono informazioni su minacce, pregiudizi, abusi di potere o situazioni di potenziale pericolo a minaccia di diritti o di situazioni tutelate giuridicamente.

Sono escluse da tale normazione le vertenze interpersonali che interessano esclusivamente la persona segnalante, in particolare le vertenze riguardanti conflitti interpersonali tra la persona segnalante e un altro lavoratore che vengono generalmente rimandate alla normativa sindacale o a regole che disciplinano i rapporti di lavoro all’interno degli Stati membri.

Opportune segnalazioni portano di frequente all’indagine, all’accertamento e al perseguimento dei casi di violazione delle norme nell’Unione, rafforzando in tal modo i principi di trasparenza e responsabilità.

La Direttiva UE 1937/2019 in esame, che dispone la riservatezza sull’identità dei soggetti segnalanti ad evitare possibili ritorsioni nei loro confronti, dovrà essere ratificata dai singoli Stati membri entro il 17 dicembre 2021, tranne che per il settore privato e per le imprese che impiegano meno di 250 lavoratori, nel cui caso il termine slitta al 17 dicembre 2023.

Ci sono ampi settori, richiamati nell’articolato della Direttiva, in cui è da tempo comprovata l’applicabilità ed efficacia della segnalazione per prevenire o smascherare la commissione di reati contro la persona o il patrimonio tra cui per esempio negli ambiti relativi a:
  • appalti pubblici (per es. per prevenire frodi e corruzione nella fornitura di prodotti/servizi);
  • settore finanza;
  • fabbricazione, importazione o distribuzione di prodotti non sicuri (dove frequenti sono presenti frodi documentali, falsificazioni di marchi ed etichette);
  • sicurezza nei trasporti (aereo, marittimo, stradale, ferroviario);
  • tutela dell’ambiente;
  • salute e sicurezza sul lavoro;
  • energia;
  • settori alimentare e mangimistico;
  • settore di protezione della vita privata e dei dati personali (con particolare riferimento a quanto collegato ai servizi energia, sanità, trasporti, banche, sicurezza delle reti e sistemi informativi, ecc.);
  • gestione di aiuti di stato e finanziamenti pubblici;
  • fiscalità;
  • giornalismo di inchiesta.
La Direttiva in oggetto prevede l’istituzione di appositi canali di segnalazione interni all’ambito lavorativo oppure di segnalazione esterna alle autorità competenti per condotte illecite, verificate e quindi non destituite di fondamento, soprattutto in ambito pubblico.

In Italia INPS ed ANAC, a titolo di esempio, hanno già provveduto con appositi regolamenti interni a disciplinare il “whistleblowing” e le aree di intervento, in modo da escludere tutte le ipotesi di delazione che potrebbero scaturire da conflitti interpersonali.

La comunicazione dovrebbe avvenire mediante piattaforma online (piattaforma intranet o Internet) o comunque attraverso sistemi che diano garanzia di anonimizzazione e/o massima riservatezza e segretezza.

Nel settore privato la previsione è fatta solo per quegli enti/aziende che abbiano adottato un Modello Organizzativo conforme al D.Lgs. 231/01, in accordo con principi di responsabilità sociale d’impresa e dispone la regolamentazione dei tempi di risposta al segnalante nonché di attuazione di attività di approfondimento in riscontro alla segnalazione stessa.
 

Area Legale
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